RITROVAMENTO

Un caldo pomeriggio di fine settembre, sulla spiaggia tanto cara ad un uomo, un antico marinaio segnato in volto dalla salsedine gli disse: “Quando incontrerai Ulisse, salutalo: diventerete subito amici e ti regalerà il segno dell’avventura, simbolo della nascita di un nuovo mondo”.

L’uomo aveva smarrito il senso di vivere, ma gli erano rimasti appiccicati addosso pezzi di quel senso. Vagava per le strade senza una meta e nuotava nel mare di Ulisse, come se fosse un oceano di proprie lacrime. Con nelle vene sangue in parte calabrese, distillato e mortale.

Insonne, si mise a cercare in casa senza avere in mente un particolare oggetto da cercare. In uno dei cassetti della scrivania trovò una busta che conteneva tre brevi bigliettini battuti a macchina e una foto di donna di qualche anno prima. La foto, scattata negli anni 60, la ritraeva pensierosa sotto un ombrellone in riva al mare.

Lui le scriveva spesso. Lettere e note colme di amore, L’amore ai tempi dell’amore. Una tenera fantasia così reale da essere accompagnata a parole dal suono di una poesia. L’uomo non era un artista. Molti anni dopo, si dimise dalla RAI e giocava a tennis.

Lasciava all’immaginazione degli altri le parole che potevano sgorgare dal suo cuore traboccante e dalla passione travolgente. La loro storia, che fu d’amore, passione e scambio intellettuale e artistico, rimane in lui tuttora vibrante e in fiamme. Lui le scriveva le cose più appassionate che siano mai state scritte, documenti incredibilmente affascinanti a testimonianza di una passione reale, sconfinata ed eterna.

Scritti che mettevano a nudo, oltre ogni pudore, un rapporto sentimentale che si rivelava ben più carnale e terreno di quanto si potesse immaginare. Non si troveranno altrove simili parole. Lettere nelle quali, oltre a dirle che l’amava pazzamente, le confessava che era diventata una parte così vitale di lui, che si ritrovava completamente sottosopra, posto che questo significasse qualcosa.

Non sapeva cosa scrivesse, sapeva solo che l’amava esclusivamente, furiosamente infinitamente. Lui non sapeva bene cosa volesse. Forse aveva avuto già tanto da una vita vissuta in maniera disordinata. Si sentiva travolto e viziato da lei e continuava a chiederle cose sempre più difficili. Si aspettava che lei compisse miracoli per un non credente.

Poi il grande dolore. Non essere più al suo fianco. Il dolore di non poterle dire più quanto disperatamente era innamorato di lei. Da allora ha solo la voglia di correre, correre via per restare solo con i propri sentimenti.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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