SORPRENDERCI

Non saprei mai come dirlo, se in prima persona o in seconda, usando la terza plurale o inventando continuamente modi che non serviranno a niente. Se si potesse dire: ho visto sorgere la luna, oppure: mi fa male il fondo degli occhi, e soprattutto così: tu la donna castana eri le nuvole che continuano a correre davanti ai miei occhi, tuoi loro nostri tuoi loro volti. Che diavolo.

Nel teso di “1984” George Orwell ha pensato bene di riflettere su come l’umanità intera si sarebbe evoluta. Senza neanche pensare che il mondo sarebbe stato governato dal Grande Fratello, ma spesso proclamava che il 1984 sarebbe potuto accadere se l’uomo non si fosse reso conto degli assalti alla sua libertà personale e non avesse difeso il proprio e sacrosanto diritto. Il diritto al proprio pensiero e destino.

Chi non riesce più a stupirsi o a meravigliarsi è come se fosse morto’ . Albert Einstein. Quindi chi non riesce a stupirsi, né a meravigliarsi, vive una vita piatta, un piano sequenze infinito di abitudini e azioni ripetute. Una vita non degna di essere vissuta.

Le persone umane sembrano avere un disperato bisogno di sapere cosa fare e cominciano a prendere coscienza che la pandemia del corona, sembra proprio essere il prodotto dei disastri provocati dal capitalismo, predatore per antonomasia, fin dal suo nascere, sull’ambiente e sull’ecosistema, e la zoonosi (salto di specie del virus) è intimamente connessa col sistema predatorio di deforestazione e di sfruttamento intensivo delle risorse naturali che sono alla base dei disastri e delle catastrofi connesse al cambiamento climatico, ed è il prodotto di una crisi sistema da cui il capitale e le sue istituzioni sono incapaci di venire a capo.

Qualcuno ha scritto che, quasi “Quotidianamente è proprio lo stupore di come solo un anno fa ogni giorno c’era qualcuno pronto ad attaccarci per il nostro operato ed oggi che siamo nell’immobilismo totale tutti stanno zitti.”

Mentre, lo stupore e la meraviglia sono un pezzo fondamentale non solo per la realizzazione della felicità, ma anche un toccasana per l’intelligenza presupposto all’agire. Il cervello che sa stupirsi è un cervello più sveglio. Anche la scienza dice che il cervello stimolato dallo stupore ne giova, si mette in azione e impara a sfruttare il suo potenziale in maniera soddisfacente e creativa. Lo auspico a tutti noi.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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