Finanziamenti per la montagna…

Fino al 2028 il ministero del Turismo continuerà a finanziare a fondo perduto le imprese che gestiscono impianti di risalita a fune. Dopo il primo avviso del giugno 2023, con 40 progetti in graduatoria per quasi 148 milioni di euro, a giugno 2024 ne ha promosso un altro, che ha una disponibilità di altri 229,5 milioni di euro.

Nel bando si spiega che l’intervento vuole “promuovere l’attrattività turistica” e “incentivare i flussi turistici nei luoghi montani e nei comprensori sciistici”, ma non si tiene conto che la montagna italiana -tanto le Alpi quanto gli Appennini- vede sempre meno neve e che le previsioni non sono affatto rosee: “Entro la fine del secolo, le condizioni attuali di copertura nevosa potrebbero spostarsi più in alto di 500-1.000 metri, cioè nel 2100 le condizioni della neve a 2.000 metri corrisponderanno a quelle che si trovano oggi a 1.000-1.500 metri”, spiega il Dossier neve dell’Eurac Research di Bolzano.  

Eppure il ministero crede ancora nella “ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione” degli impianti di risalita, ed è disponibile a finanziare anche la realizzazione (e la ristrutturazione, l’ammodernamento e la manutenzione) “di sistemi che consentano l’innevamento e l’efficientamento delle piste”, cioè vasche o bacini di approvvigionamento idrico necessari al funzionamento degli impianti di innevamento; impianti innovativi a elevata efficienza e anche “tappeti artificiali con manto sintetico”.

fonte:Altreconomia

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