L’ISOLAMENTO DEGLI UOMINI

Beaumont sur Mer

Quella di Michelangelo Antonioni è stata una cinematografia dal sapore ancora oggi attuale, capace di superare i confini del tempo per diventare una pietra miliare degli atavici turbamenti dell’animo umano. A cento anni dalla nascita, la maestria di Antonioni è insuperata: unico e inimitabile cantore dell’incomunicabilità, il regista ha rinnovato dal suo interno il linguaggio cinematografico, codificandone uno a lui consono: solo così è stato in grado di raccontare al pubblico i lati più nascosti e celati dell’animo umano. Questo grande poeta viene considerato, a ragione, uno dei più grandi registi della storia del cinema.
Comunicare, consiste in un’abilità relazionale che può essere ulteriormente affinata e migliorata. Il risultato positivo (o negativo) nelle nostre relazioni interpersonali risulta connesso alla capacità individuale di comunicare in modo adeguato con gli altri. Tale considerazione porta sicuramente ad un miglioramento qualitativo dei rapporti sociali con migliore qualità della vita in collettività.
Uno dei problemi che caratterizza la società attuale, è rappresentato proprio da queste problematiche. Nelle famiglie, in ambito lavorativo, ma anche nella sfera sentimentale e delle amicizie emergono situazioni nelle quali, taluni vuoti comunicativi portano a stati di insofferenza, incomprensioni ed attriti.
La vita quotidiana di ogni persona radicata nelle relazioni sociali, ha modificato la sua ragion d’essere. Il rapporto tra le persone e internet o più comunemente con i Social Network ha nettamente alterato le abitudini delle persone, portandoli ad una febbre Sociale.
Aprendo un qualsiasi vocabolario e risalendo al significato etimologico della parola ‘comunicare’ troviamo “Comunicare: rendere comune, trasmettere, condividere… ad esempio pensieri o sentimenti e simili…”.
Sembrerebbe chiaro alla luce della lingua italiana che lo strumento che scegliamo per comunicare è solo il mezzo per trasmettere ciò che vogliamo dire e condividere, però spesso il mezzo diventa protagonista supremo rendendo subordinato quello che vogliamo trasmettere, senza trascurare il fatto che nella maggior parte dei casi il nostro utilizzo del sistema di comunicazione è improprio.
I Social Network restano in vetta alla classifica, mostrando una presenza di utenti altissima. C’è un però: l’uso indiscriminato di Internet ha dei risvolti negativi con annessa perdita della memoria culturale. E’ ciò che dichiara il professor Mark Bauerlein nel suo libro “The Dumbest Generation: How the Digital Age Stupefies Young Americans and Jeopardizes Our Future”, sostenendo che : “la crescita online produce un sottosviluppo intellettuale e un’ossessione per l’opinione dei compagni”. Spesso, questi stati di disagio, vengono celati, attraverso un’ immersione totale e patologica nel lavoro, oppure costruendosi una sorta di corazza, che porta a chiudersi rispetto agli altri e a sviluppare un individualismo esponenziale. La natura dell’ essere umano è geneticamente portata alla necessità di comunicare, collaborare, e nella cooperazione con gli altri individui. Nell’ era dei Social Network, di Internet e degli sms, in cui la comunicazione è una realtà diffusa a tutti, curiosamente si vive in un clima di insicurezza, e di instabilità emotiva.
Alcuni valori, tipici della società, validi fino a circa 20-30 anni addietro, risultano oggi barcollanti. La verità è che per molti utenti, internet è una fonte di svago e di distrazione, che li allontana dalla vita comune e dalle relazioni sociali, sostituite da quelle virtuali.
“L’impossibilità di parlarsi ha sciolto molte amicizie”, questo è il proverbio, di origine sconosciuta, che Aristotele cita nel Libro VIII dell’Etica Nicomachea. Egli si riferiva alla distanza fisica, alla lontananza, che in quell’epoca, e ancora per tanti secoli, rendeva difficoltoso o impossibile comunicare. “Aprosegoria” è un vocabolo raro e in sé indica, appunto, l’impossibilità del discorso.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *