Quisquilie e pinzillacchere ma… non solo 2

MELONI DUCETTA MA ANCHE… PINOCCHIO

“Non mi riferivo al Capo dello Stato. I miei rapporti con lui sono ottimi”. Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò commentando la toppa della Premier che aveva duramente replicato alla nota del Colle sulle manganellate delle forze dell’ordine agli studenti di Pisa e Firenze!
Delle due l’una, o Giorgia Meloni non conosce l’italiano o è…Pinocchio. Chi ha detto, se non lei, che “è pericoloso se le istituzioni tolgono sostegno alla polizia”?
Ci ha messo… quattro giorni per “correggere” una dichiarazione che da tutti è apparsa come un attacco a Mattarella. E oggi ci dice che non ce l’aveva con lui ma con le opposizioni! Ma hanno spiegato alla ragazzotta della Garbatella che i partiti non sono istituzioni? Meglio avrebbe fatto a dire che si è lasciata trasportare da una battuta inopportuna, scappatale anche per il nervosismo del “suo” flop in Sardegna.
Evidentemente tutti ce l’hanno con lei perché è “nana”, come si è definita, e… nera!

RENZI COLPISCE E… AFFONDA IL SINDACO DECARO
“Il sindaco di Bari sarebbe un grande leader del Pd”. Come dire, colpito e… affondato. Matteo Renzi “brucia” anche Antonio Decaro.
Se lo avesse voluto realmente aiutare, sarebbe dovuto stare zitto. Lo stesso consiglio che gli dette quando, non volendosi candidare in Puglia, gli disse: “Vai a Bari e stai zitto”. Come al solito il… Bullo fiorentino non si fa i fatti suoi e se ne frega che il Pd, che lui ha affondato dopo averlo portato al 40%, ha già una leader. Si chiama Elly Schlein!
SALVINI VISITA VERDINI IN CARCERE. E GLI ALTRI DETENUTI?
Non ha lasciato passare 24 ore e Matteo Salvini, di buon mattino si è presentato nel carcere di Sollicciano per visitare il “quasi” suocero. Bene!
Ma se – essendo parlamentare e addirittura ministro – la stessa solerzia l’avesse avuta anche per gli altri detenuti?
Il segretario della Lega è conosciuto per un instancabile globe trotter della politica ma ci chiediamo quante carceri fino ad oggi abbia visitato per rendersi conto del loro stato di abbandono, del loro sovraffollamento, della carenza di personale specializzato.
Quella al vecchio Verdini è stata ovviamente una visita di affetto ma sarebbe bene che Salvini ne prendesse spunto per cominciare… a “frequentare” con assiduità anche gli altri istituti di pena.

E LA FIGLIA FRANCESCA SI CHIAMERA’ ANCHE COME LA MADRE
Intanto la figlia Francesca, compagna di Salvini, cerca di “annacquare” il cognome del padre aggiungendo quello della madre: Fossombroni in attesa, sposandosi, di chiamarsi Salvini.
Ma forse anche questo, visto che “mala tempora currunt”, potrebbe risultare… ingombrante. Al pari di Verdini.
Oggi infatti Matteo è ancora ministro e segretario della Lega. Ma dopo le europee?

Pda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *