POCHI DEGENERI GUARDONI VEDRANNO LA FINE

Beaumont sur Mer -“Ciò che state ordendo è una rivoluzione.”
“Sì, una rivoluzione! Cosa c’è di insensato?”
“È insensato perché una rivoluzione non può esserci. Perché la nostra, la nostra rivoluzione è stata l’ultima. E altre non ce ne possono essere! È risaputo.”
“Mio caro: tu sei un matematico. Anzi, di più: sei un filosofo della matematica. E dunque dimmi: qual è l’ultimo numero?”
“Come sarebbe? Non… non capisco: quale ultimo numero?”
“Be’, l’ultimo, l’estremo, il più grande.”
“Ma è una cosa insensata. Dal momento che il numero dei numeri è infinito, come vuoi che faccia a dirti qual è l’ultimo?”
“E io come vuoi che faccia a dirti qual è l’ultima rivoluzione? L’ultima rivoluzione non c’è; le rivoluzioni sono infinite.”Così scriveva Eugenij Zamjatin nel suo: “Noi” negli anni Venti. Testo proibito nella Unione Sovietica fino alla fine del secolo scorso.

Nel testo di “1984” George Orwell ha pensato bene di riflettere su come l’umanità intera si sarebbe evoluta. Senza neanche pensare che il mondo sarebbe stato governato dal Grande Fratello, ma spesso proclamava che il 1984 sarebbe potuto accadere se l’uomo non si fosse reso conto degli assalti alla sua libertà personale e non avesse difeso il proprio e sacrosanto diritto. Il diritto al proprio pensiero e destino. “Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano – per sempre.”

 Un futuro distopico, una rappresentazione di una realtà prevedibile sulla base di tendenze del presente non come la presentazione di una immagine ideologica nuda e cruda dei totalitarismi del passato (come in “La fattoria degli animali”), ma un nuovo tipo di totalitarismo, forte degli errori dei tiranni del passato.  “Chi non riesce più a stupirsi o a meravigliarsi è come se fosse morto” . Albert Einstein. Quindi chi non riesce a stupirsi, né a meravigliarsi, vivrà una vita piatta, un piano sequenze infinito di abitudini e azioni ripetute. Una vita spaventosa non degna di essere vissuta.

Le persone umane sembrano avere un disperato bisogno di sapere cosa fare e cominciano a prendere coscienza che la pandemia del corona, sembra proprio essere il prodotto dei disastri provocati dal capitalismo, predatore per antonomasia, fin dal suo nascere, sull’ambiente e sull’ecosistema, e la zoonosi (salto di specie del virus) è intimamente connessa col sistema predatorio di deforestazione e di sfruttamento intensivo delle risorse naturali che sono alla base dei disastri e delle catastrofi connesse al cambiamento climatico, ed è il prodotto di una crisi sistema da cui il capitale e le sue istituzioni sono incapaci di venire a capo.

Qualcuno ha scritto che, quasi “Quotidianamente è proprio lo stupore di come solo due anni fa ogni giorno c’era qualcuno pronto ad attaccarci per il nostro operato ed oggi che siamo nell’immobilismo totale e due conflitti in atto tutti stanno zitti.”

Mentre, lo stupore e la meraviglia sono un pezzo fondamentale non solo per la realizzazione della felicità, ma anche un toccasana per l’intelligenza presupposto all’agire. Il cervello che sa stupirsi è un cervello più sveglio. Anche la scienza dice che il cervello stimolato dallo stupore ne giova, si mette in azione e impara a sfruttare il suo potenziale in maniera soddisfacente e creativa. Lo auspico a tutti noi. Quasi a tutti noi.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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