Il turismo in Italia nel 2023 ha mostrato segnali di ripresa positivi, con un incremento del 8,1% rispetto all’anno precedente. Questo dato è particolarmente significativo in quanto le presenze turistiche sono state superiori anche al periodo antecedente la pandemia, con un totale di 445,3 milioni di presenze registrate. Questo trend positivo può essere attribuito al forte incremento dei turisti stranieri, che hanno contribuito in modo determinante a compiere il sorpasso del 2019. Le presenze estere hanno segnato un aumento del 13,7% rispetto al 2022, mentre il mercato italiano ha registrato un incremento più contenuto, pari al 2,8%.
Variazioni regionali e settoriali
Le variazioni nell’afflusso di turisti sono state differenziate a livello regionale e settoriale. Le strutture ricettive situate nelle città e nei centri d’arte, così come quelle presenti nelle aree montane, hanno registrato le maggiori percentuali di crescita, con valori superiori al 10%. Al contrario, le località marine e rurali hanno mostrato segnali di instabilità e incertezza per il primo trimestre del 2024, con il 59,6% delle imprese che prevedono un trend di stabilità.
Prospettive per il futuro
Nonostante i segnali positivi di ripresa, ci sono ancora delle incertezze che gravano sul settore turistico italiano, come instabilità geopolitica, crescita economica lenta nell’area euro ed inflazione. È fondamentale sostenere ulteriormente il settore turistico, considerato un traino essenziale per l’economia nazionale. Anche se le presenze turistiche hanno raggiunto livelli pre-pandemia, il contesto rimane difficile per molte imprese del settore, a causa dell’aumento del costo del denaro e delle incertezze della domanda interna.
In conclusione, il turismo in Italia ha mostrato segnali positivi nel 2023, con un forte aumento delle presenze turistiche. Tuttavia, è importante continuare a sostenere il settore per affrontare le sfide future e garantire una ripresa duratura e sostenibile.
Fonte Venti4ore.