5 Dicembre 2023
di Giuseppe Careri
I sonnambuli: ciechi dinanzi ai presagi, scrive il 57^ rapporto del Censis sulla situazione sociale dell’Italia nel 2023. “La società italiana sembra precipitata in un sonno profondo”, sottolinea l’istituto di ricerca
IL sonnambulismo, continua il rapporto del Censis, non è imputabile solo alla classe dirigente ma anche alla maggioranza silenziosa degli italiani, al punto che il 6o% dei giovani è convinto di non contare nella realtà del nostro paese. Nel 2050 ci saranno 8 milioni di persone in età lavorativa in meno. L’84% dei giovani intervistati è ormai convinto che l’italia sia un paese irrimediabilmente in declino. Questa è la ragione perché nel rapporto Censis si ritiene “sonnambulo” chi è indifferente alle questioni politiche, ai problemi degli emigranti, alla diminuzione delle nascite, e all’età sempre più avanzata degli anziani.
Per la rilevazione del Censis, i giovani hanno maturato una concezione diversa del lavoro, una forma di declassamento, un tempo elemento essenziale della vita di uomini e donne di diverse generazioni. Oggi, infatti, i giovani tendono maggiormente alla cura della persona, a evitare lo stress e alla cura delle relazioni interpersonali. Non sorprende, quindi, che il 95% dei giovani aspiri soprattutto alla felicità derivante dalle piccole cose di ogni giorno.
Altro aspetto rilevante della ricerca è l’esodo dei giovani per altri paesi dove sperano in un migliore livello di benessere e di prospettive sociali. Negli ultimi dieci anni un milione e 600 mila italiani si sono stabiliti all’estero, di questi il 62% sono giovani, una grave perdita per l’economia italiana.
Per il 73% degli italiani, l’arrivo di milioni di emigranti che fuggono dalle guerre e dalla carestia metterà in crisi il nostro paese non sempre in grado di trovare strutture e politiche di accoglienza per un fenomeno diventato ormai epocale. Inoltre, il 73% degli italiani, ha forti preoccupazioni per il futuro delle loro pensioni messe a rischio dal numero sempre più basso di giovani immessi nel mondo del lavoro.
Oggi i 18/34 anni sono poco più di 10 milioni della popolazione totale, mentre nel 2003 superavano i 13 milioni. Nel 2050 è prevista una nuova diminuzione dei 18/34 anni che saranno poco più di 8 milioni, il 15% della popolazione.
Al contrario gli anziani sono oggi il 25% della popolazione mentre nel 2050 aumenteranno di ben 4,5 milioni, raggiungendo il 34,5% della popolazione totale. Non a caso la situazione sanitaria nel prossimo futuro sarà ancora di più in sofferenza per le liste di attese negli ospedali pubblici sempre più insostenibili