PER LA PRIMA VOLTA A ROMA L’ARTISTA MAURO DRUDI CON “FLOWERS”

 Nello spazio espositivo Mo.C.A Studio (piazza degli zingari, 1)  è in corso nella Capitale  fino al prossimo 13 ottobre la mostra “FLOWERS” dell’artista romagnolo Mauro Drudi. 

 Perché “FLOWERS”? 

Per Mauro Drudi “I fiori sono dentro ognuno di noi, nella nostra immaginazione, nel nostro cuore, nella nostra anima, e ogni tanto è bene lasciarli fiorire”.

Il focus di “Flowers” è il colore, che traduce il contatto tra impressione e gesto.  “Uso colore puro che (eventualmente) si mescola sulla tela o sul legno ma che soprattutto si combina nell’occhio dello spettatore. Non ci sono disegni nei miei fiori, tutto parte dal colore inteso anche come materia in sé. Realizzo fiori senza disegnarli, senza un progetto, senza pennelli o spatole, ma solo con le mani ( mi sembra tanto ma rende ;schiaffeggiando, )schiacciando, accarezzando il colore sulla tela alla ricerca più di una (macchia) traccia di colore che di una forma predefinita.” 

 “Impressionismo gestuale” lo definisce il filosofo Andrea Mecacci, docente di Estetica all’Università di Firenze, che unisce in un “sottotitolo”, più di un secolo di storia della pittura. Storia che emerge in ogni singolo dipinto di Flowers, dall’uso del colore fino al modo in cui Drudi letteralmente “se ne libera” fino ad accarezzarlo dolcemente in un viaggio estetico e formale, che passa attraverso le tortuosità di Van Gogh, rinnova l’eleganza di Monet e dei maestri dell’impressionismo.

 La mostra  comprende cinquanta opere a colori e in bianco e nero, realizzate sia su legno che su tela, visibili dal lunedì al venerdì al mattino dalle ore 10 alle 13:30   e nel pomeriggio dalle 15 alle 18:30.

 Mauro Drudi nasce a Cattolica nel dicembre del 1963. Comincia a dipingere prestissimo, rubando i colori alla madre pittrice. Laureato in lingue e letterature straniere moderne, scrive narrativa, poesia e critica letteraria. Assieme a Oliviero Toscani e al musicista balcanico Goran Bregoovich scrive per Rai 2 lo spettacolo “Amene”. Fonda l’Associazione Culturale Popolare melodica con la quale organizza concerti con i migliori Jazzisti italiani come Stefano Bollani, Enrico Rava, Danilo Rea, Paolo Fresu. Al suo attivo più di quindici (non sono molte però ..) mostre italiane e straniere

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