Punture di spillo 292

BENE MELONI A CAIVANO MA CON 3… SCIVOLATE

           Questa volta Giorgia Meloni ha azzeccato i tempi. Invitata a Caivano da don Maurizio Patriciello, la Premier ha subito accettato di andare di persona sui luoghi dello stupro di due bambine da un branco di minorenni balordi.

            Come si dice in questi casi, “ci ha messo la faccia”. Ed ha fatto bene. Forse il precedente di Cutro, e le critiche che le piovvero addosso, le hanno evitato una nuova figuraccia.

           Peccato per tre “scivolate” che si sarebbero potuto evitare. Innanzitutto, anche stavolta la Presidente del Consiglio si è  sottratta al confronto con i giornalisti ma questo è diventato il suo stile nei rapporti con la stampa. Sa di correre il rischio di… sbroccare, anche perché le domande “scomode” si sarebbero inevitabilmente incentrate sulle polemiche per l’abolizione del reddito di cittadinanza, su alcune non proprio edificanti dichiarazioni del  compagno, sul suo perdurante silenzio sul generale Vannacci, su alcuni preoccupanti rigurgiti di compagni di Partito, sugli sbarchi, sui “reali” rapporti con Salvini e… la Casa Berlusconi.

           Cosi’ come non è stato bello vedere la zona ripulita alla bella e meglio per l’occorrenza e leggere sui social e sui giornali  l’appello di dirigenti di FdI ad una claque “mascherata” ma di Partito.

           Terza “scivolata”,  l’annuncio di “bonificare” il territorio con una più massiccia  presenza delle forze dell’ordine.

           È chiaro che non se ne può prescindere ma lì, come in altre zone degradate del sud ma anche, per esempio nella periferia romana e non solo, serve ben altro: servizi, scuole, occupazione.

            E un governo che, non solo a parole,  si propone di combattere  la malavita e “bonificare” le piazze della droga deve sapere che, senza il potenziamento di questi fondamentali tre presidi, la criminalità non verrà mai veramente sconfitta e continuerà a fare proseliti fra i disoccupati e fra i tanti giovani senza scuola e senza lavoro. E comunque dove “regna” la povertà, quella vera! Quella che nel “buen retiro” del Salento o nei Palazzi della politica non tutti avvertono

           Ora dopo gli annunci di Giorgia Meloni, che anche questa volta non sono mancati, un interrogativo: manterrà le promesse? I suoi verbi continueranno ad essere  coniugati al futuro o finalmente ci sarà un… “abbiamo fatto”?

PdA

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