STRANDED

Beaumont sur Mer – “Mi piacciono le persone poco istruite”, ha detto Donald Trump nel corso di un discorso di qualche anno fa, durante il quale ha più volte preso di mira l’élite americana e il loro “falso ritornello del globalismo.”

Al di qua dell’ Atlantico, gli elettori in Gran Bretagna, ascoltando le sirene della Brexit a “riprendere il controllo “di un paese apparentemente minacciato da immigrazione incontrollata,” una élite non eletta, “e i loro ” esperti ” hanno annullato cinquant’anni di integrazione europea.

Altri paesi europei, così come Israele, Russia, Polonia e Ungheria, ribollono con affermazioni demagogiche di identità etnica, religiosa e nazionale. In India, la supremazia indù ha adottato l’epiteto “libtard” per incanalare la giusta rabbia contro le élite liberali e laiche.

La grande avventura, iniziata nel XVIII secolo, di una civiltà universale armonizzata da un ragionevole auto-interesse, dal commercio, lusso, arte e scienza – l’Illuminismo forgiato da Voltaire, Montesquieu, Adam Smith, e altri – sembra aver raggiunto un turbolento anticlimax di un mondo che si rivolta contro la modernità cosmopolita.

Si tratta della realtà, del mondo in cui viviamo. Una società che dovrebbe riprendere con rinnovato vigore il controllo del proprio pensiero è quella dove scuole e università dovrebbero essere pronte anche a corsi di meditazione e diventare istituzioni dove non dovrebbe esserci più spazio per insegnare pensieri ma modi di pensare, nonché la possibilità di riconoscere, nell’epoca dei motori di ricerca, il valore della domanda giusta.

 Sono alcuni anni che seguo con molto interesse gli scritti di Nick Bostrom, professore di filosofia a Oxford, sulla pericolosità della nuova tecnologia e le possibili minacce esistenziali per la umanità. Nick Bostrom è senza ombra di dubbio una delle persone che più ha contribuito a influenzare – anche ai massimi livelli – la narrazione relativa ai presunti rischi catastrofici legati all’intelligenza artificiale e altri scenari pericolosamente in bilico tra scienza, speculazione filosofica e chiacchiere fantascientifiche.

Ci sono innumerevoli pensieri che si possono consultare in questo preciso istante, solo premendo un tasto del computer. Ma nessun pensiero sarà così prezioso, nuovo e bello come quello di cui proprio adesso, nella nostra coscienza, potremmo avvertire come il vero primo e libero battito d’ali. Questa possibilità è legata indissolubilmente alla capacità degli uomini di sottrarre ai vari Donald Trump, e non solo, il controllo sulla intelligenza artificiale.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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