Punture di spillo 289

LOLLOBRIGIDA “AMMAZA” LA CUCINA DEL TWIGA

          Che fortuna essere poveri in Italia. Almeno si mangia meglio dei ricchi. E’ il senso di una nuova sorprendente “uscita” del ministro di frutta e verdura (mi scuso, della Sovranità Alimentare) Francesco Lollobrigida, sostenitore pochi mesi fa anche della sostituzione etnica,  marito di Arianna Meloni e cognato della Premier.

Probabilmente Flavio Briatore, a capo del Gruppo internazionale di Hospitality di lusso Majestas, non l’ha presa bene. Da lui i ricchi mangiano bene, checché ne dica il Ministro.

          Poverino, ogni volta che apre bocca… una gaffe. Ma lui non ha colpe. Solo che non riesce ad articolare bene il suo pensiero. Quello che vuol dire, almeno fino a quando gli è in testa, appare chiaro. Poi, però, quando gli dà voce…

          A questo punto una domanda corre d’obbligo. Giorgia Meloni – che incontra Biden ed è impegnata in un giro del mondo, prima che la giostra si fermi, passando da un capo di Stato o di Governo all’altro – con il cognato ci parla? In questi giorni di vacanza nel Salento lo ha mandato solo a comprare il granchio blu?

          Certo, gli amici te li scegli. Con i parenti, anche se appicitaticci, il discorso è diverso… Una soluzione, comunque, la Premier ce l’ha: mandarlo insieme ai vari Urso e Santanchè in Europa dove è sperabile che uno dei tanti  traduttori di buona volontà, che a Bruxelles e a Strasburgo non mancano, renda il pensiero del nostro Ministro in una forma più chiara.           A mali estremi, estremi rimedi. Pur di continuare a girare l’orbe terraqueo.

PdA

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