Puntura di spille 287

SALVINI: AGOSTO MIO, NON TI CONOSCO

Si aggira, soprattutto nel periodo estivo, il fantasma di agosto che a Mateo Salvini gioca brutti scherzi. Era il 2019, appunto di agosto, e la Lega veleggiava verso il 39 per cento dei sondaggi quando un mojito di troppo e il sol leone hanno convinto il leader della Lega a chiedere agli italiani i pieni poteri per governare.

          Non solo non li ha avuti ma ha perso tutto: il ministero dell’Interno, il ricco e variegato guardaroba di felpe militari, ha rotto con il Presidente del Consiglio Conte e i 5 Stelle, fuori dal nuovo Governo e la Lega che da allora combatte tra l’8 e il 10 per cento. In compenso Salvini, come se nulla fosse, ha rimediato scappellotti e rasoiate in Senato da quel “Giuseppi” ancora alla guida del governo.

          Sono passati quattro anni e di nuovo un altro “inciampo”, sempre in agosto. Una vulgata – però tutta da dimostrare – ci dice che gran parte di  questa classe politica non è preparata e non studia. Anche Salvini? Non è detto. Certamente, come ha dimostrato, non legge i fumetti.

          Lasciate nel guardaroba le felpe e sostituiti i migranti con il Ponte sullo stretto di Messina, elevato a cavallo di battaglia della sua nuova avventura governativa, Matteo ricorre a Walt Disney mostrando orgoglioso l’edizione di Topolino del 3 ottobre 1982 con in copertina zio Paperone che tiene tra le mani, appunto, un modellino con il Ponte sullo Stretto.

          Peccato che nessuno abbia spiegato al leader della Lega che un libro lo si deve leggere. Ed anche un fumetto. Avrebbe saputo che la storia della rivoluzionaria infrastruttura finisce male. Tutti i progetti, come ci raccontano le varie tavole, sono fallimentari: il ponte a campata unica, un ponte sostenuto da palloni aerostatici, un tunnel sottomarino.

          Ma Zio Paperone, come il nostro vicepremier, non si dà per vinto e sposa un ponte di coralli che, inizialmente diventa realtà ma che viene demolito dai turisti che lo smontano pezzo per pezzo portandosi via vari  pezzi come souvenir.

          Forse, per il segretario della Lega, non un’idea molto indovinata per pubblicizzare il suo impegno nel costruire l’infrastruttura  tra la Sicilia e la Calabria. Non siamo al mojito del 2019 ma una figuraccia, sì!

Siamo sempre in agosto: mese mio non ti conosco. E forse Matteo Salvini si convincerà a cancellarlo dal suo “personale” calendario passando dal 31 luglio al 1 settembre.

PdA

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