VIGILIA DI LUNA PIENA

Beaumont sur Mer- Sir Philip Sidney poeta, militare e cortigiano britannico, fu una delle figure più importanti dell’età elisabettiana. In una sua poesia si rivolse direttamente alla luna, vedendola come uno spirito affine al suo essere amante:

“Con quanti passi tristi, o luna, sali i cieli;

Così silenziosa e con ampio pallido viso!

Come può essere che anche in un luogo celeste

l’arciere faccia uso dei suoi aguzzi dardi?”

Nella mitologia greca e romana la luna piena simboleggia la dea del cacciatore, e  viene  rappresentata come la luna del cacciatore. I cinesi credono che celebrare una festa di metà autunno nel giorno della luna piena unisca la famiglia e rappresenti la felicità.

Non vi sono ancora prove scientifiche convincenti che la Luna influisca sulla biologia umana o sulla salute mentale. Tuttavia, i suoi effetti più evidenti sulla Terra – attraverso la luce e la gravità e grazie ai suoi cicli regolari – hanno esercitato una potente influenza sul modo in cui gli esseri umani hanno condotto le loro vite, sia attraverso l’ordine del tempo, la capacità di navigare o i tentativi di determinare cosa potrebbe riservare il futuro.

Per millenni, c’è stata una credenza diffusa nell’associare la Luna Piena a comportamenti estremi legati alla malattia mentale “La stessa parola ‘lunatico’, ora fortunatamente fuori moda, è un indicatore dell’antica pervasività di questa convinzione tra il grande pubblico e professionisti medici allo stesso modo.

Qualcuno in passato era convinto che Aristotele credesse che l’alto contenuto di acqua del cervello lo rendesse suscettibile alle fasi lunari. Queste teorie sulle “maree” della mente hanno portato la Luna Piena ad essere associata a comportamenti violenti, convulsioni e malattie mentali.

Un film del regista finlandese Timo Vuorensola, annunciato da anni sul web, racconta come alla fine della Seconda guerra mondiale, le menti più diaboliche e geniali dei nazisti tra cui alcuni studiosi dell’antigravità, prevedendo la sconfitta, costruirono una base sull’Antartico.  Da qui, grazie alla raffinata tecnologia sviluppata, allestirono una colonia sul lato oscuro della Luna, dove venne costruita un’ enorme base segreta dal nome di Black Sun da cui pianificare una nuova invasione della Terra. 

Nel 1979 gli Stati Uniti si rifiutarono di firmare il “Moon Agreement”, un trattato delle Nazioni Unite, che dichiarava specificamente che le risorse lunari sono patrimonio comune dell’umanità e che impegnava i firmatari a stabilire un regime internazionale di supervisione quando l’estrazione delle risorse fosse diventata fattibile. Ma la questione era ben lungi dall’essere conclusa. Nel 2020, il presidente Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo, proclamando che “gli americani dovrebbero avere il diritto di impegnarsi nell’esplorazione commerciale, nel recupero e nell’uso delle risorse nello spazio […], che gli Stati Uniti non considerano un bene comune globale”, e l’istituzione delle forze armate spaziali degli Stati Uniti, primo passo per una occupazione anche militare dello spazio.

Alcune aziende statunitensi, tra cui SpaceX e Blue Origin, stanno già pianificando i modi per reclamare le risorse della Luna, mentre l’azienda giapponese Ispace si prefigge di estrarre acqua e diventare così leader mondiale di un’economia basata sulle risorse spaziali

Nel frattempo, possiamo augurarci che la Luna non abbia un impatto notevole sulla vita della maggior parte delle persone per la maggior parte del tempo, ma non possiamo escludere la possibilità del suo ruolo tra i vari fattori ambientali che potrebbero influenzare il nostro sonno, l’umore e la vitalità.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *