Bollicine

Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo questo pezzo di Franco Vergnano uscito sul Piccolo”

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Enologia & business

ACCORDO DI PARTNERSHIP ITALIA-FRANCIA:

LA GENAGRICOLA DISTRIBUISCE

GLI CHAMPAGNE DELLA MAISON BURTIN

Nuove iniziative con la prima azienda straniera che entra nell’offerta  delle Tenute del Leone Alato e del polo del vino che fa capo alle Generali di Trieste

Di Franco Vergnano

Nuova mossa delle Tenute del Leone Alato dopo la ristrutturazione societaria di qualche tempo fa del gruppo che ha portato a separare la parte commerciale da quella agricola con una svolta per il braccio agroalimentare del gruppo Generali. Dopo aver diversificato un anno fa nelle birre artigianali, la strategia commerciale del gruppo veneto fa un altro passo avanti, questa volta nei vini d’alta gamma. Diventa infatti operativa la partnership tra la Maison Burtin e Le Tenute Del Leone Alato per la distribuzione dello champagne in esclusiva per l’Italia.

La casa vinicola francese rappresenta la prima azienda estera a entrare nel portfolio commerciale del gruppo (che ha già altri interessi all’estero). Sono inoltre previsti a breve nuovi ingressi nei prossimi mesi per consolidare la strategia premium price del gruppo con la presenza nella ristorazione qualificata, nell’hotellerie di lusso e nel canale horeca di livello qualificato, oltre che nelle enoteche più selettive, come ci ha spiegato Antonella Imborgia, responsabile Marketing & Comunicazione delle Tenute del Leone Alato. Lo spin-off che fa capo a Generali gestisce in proprio già cinque tenute (Torre Rosazza in Friuli, Costa Arènte in Valpantena di Valpolicella, Bricco dei Guazzi in Piemonte, Tenuta Sant’Anna e V8+ in Veneto, nell’area votata alla produzione del Prosecco) e arricchisce quindi il proprio portfolio commerciale e distributivo con una zona di eccellenza come lo champagne.

Il vino della Maison Burtin fin dalla nascita si distingue per la capacità di coniugare modernismo e rispetto per la tradizione al fine di creare vini eccellenti. La scelta del gruppo Genagricola (l’azienda agraria più estesa d’Italia, con circa 18 milioni di fatturato) conferma quindi la volontà delle Tenute del Leone Alato di posizionarsi complessivamente come “gruppo premium che diversifica la propria proposta con segmenti diversi e attrattivi per il trade, con lo scopo di accrescere il valore delle singole marche sul mercato, rispettandone l’unicità”.

Molto soddisfatti anche i francesi: “Siamo onorati e orgogliosi di essere la prima Maison francese a entrare nel portafoglio delle Tenute Del Leone Alato, grande produttore e distributore di vini pregiati. Il mercato italiano, quarto al mondo nell’esportazione per lo champagne, è infatti fondamentale per la nostra Casa – ha detto Frédéric Olivar, presidente della Maison Burtin – e la nuova partnership, basata su valori comuni di eccellenza e valorizzazione dei territori di origine, ci permette di raggiungere una clientela di epicurei, appassionati di vino e amanti della bellezza”.

Il nuovo accordo, che i protagonisti insistono a definire “partnership” si colloca all’interno del piano di sviluppo del gruppo veneto che mira a promuovere vini in grado di valorizzare “terroir” caratteristici, massima espressione dei territori di origine, e va ad “aggiungersi a quella avviata all’inizio del 2022 con Tenute Dettori in Sardegna, con le Cantine Fiorentino e Li Veli in Puglia e con la Cantina Pinino a Montalcino. La partnership commerciale con Maison Burtin, ci rende particolarmente orgogliosi – ha detto Francesco Domini, Chief commercial officer delle Tenute del Leone Alato – e ci sentiamo affini al loro stile e alla loro filosofia manageriale; inoltre siamo felici di contribuire allo sviluppo del brand sul mercato italiano, considerato per loro strategico. Questa partnership rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso che ha per noi l’obiettivo di ampliare l’offerta con prodotti provenienti da zone ad alta vocazione vitivinicola, dove non abbiamo aziende di proprietà e che possano essere in linea con i canali distributivi a cui puntiamo maggiormente, come l’alta ristorazione e i wine bar”.
Franco Vergnano

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