MATTARELLA, SOLO, DAVANTI ALLE BARE DI CUTRO
Nel marzo del 2020 Papa Francesco, in piena era Covid, solo in una Roma deserta a via del Corso; oggi Mattarella a Crotone, anche lui solo, davanti alle bare di 68 (per ora) immigrati, fra cui 6 bambini, lasciati naufragare a cento metri dalla coste ionica.
E’ la forza di immagini che raccontano meglio di tanti editoriali la solitudine e il dolore di fronte alla forza degli eventi. Ma con una differenza: l’imprevedibilità e l’impotenza nel primo caso; l’arida e cinica applicazione sulle coste calabresi di regole che l’uomo stesso si è dato e che escludono cedimenti e mandano in soffitta i sentimenti.
E non è un caso che il Governo questa volta si sia messo sulla difensiva e abbia preferito disertare il teatro della tragedia, nel timore anche di violente reazioni della popolazione, lasciando così solo il Capo dello Stato a restituire dignità e decenza al Paese.
Assente il Presidente del Consiglio, combattuta tra il fare o non fare un velocissimo blitz a Crotone prima di imbarcarsi per la missione in India. Latitanti i ministri, soprattutto Matteo Piantedosi – che anche in questa circostanza si è distinto per dichiarazioni inopportune che hanno fatto infuriare la Premier – e Matteo Salvini che fin dalla nascita del governo ha fatto fuoco e fiamme per mettere le mani sulla Guardia Costiera e prendersi la delega ai porti, agli sbarchi e all’immigrazione.
Fatto fuori dal Viminale, il segretario della Lega ha pensato così di riprendere quota nei sondaggi proseguendo nella “guerra” agli immigrati e alle ONG per cui nel salvataggio dei barconi c’è ora la prevalenza delle operazioni di polizia rispetto a quelle di soccorso. Di qui le indicazioni di porti nell’alto Tirreno e l’ordine alla guardia costiera, dopo ogni salvataggio di fare riferimento al Ministero dell’Interno dove – e qui sta tutta la responsabilità di Giorgia Meloni – è stato messo un Ministro di Polizia: l’ex capo di gabinetto proprio di Matteo Salvini.
Ma, come si dice in questi casi, il diavolo fa le pentole e non i coperchi. E stavolta al duo Salvini- Piantedosi qualcosa è andata male: la catena dei soccorsi, nonostante il barcone fosse stato avvistato da tempo, si è inceppata provocando una strage con 68 morti e una trentina di dispersi
Ed oggi la guardia costiera fa sapere di aver salvato, in condizioni di mare proibitivo, ben 211 naufraghi. Un segnale di inversione di marcia? Speriamo!
PdA