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Ultimo giorno dell’iniziativa “Fausto Papetti – Il mito del Sax Crooner”, realizzata dal Museo del Saxofono grazie al contributo ottenuto con l’Avviso Pubblico per le iniziative culturali, sociali e turistiche della Regione Lazio. Una ricorrenza che, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita del grande saxofonista, ha registrato, proprio nel museo che ospita la più grande collezione di saxofoni al mondo, un’affluenza numerosa alla mostra e alle visite guidate che ne hanno illustrato il percorso. Un’esposizione impreziosita da vari memorabilia concessi dalla famiglia Papetti tra i quali i dischi d’oro ed il mitico sax alto Selmer Mark VI appartenuto all’artista. Sabato 25 febbraio, per chiudere in musica queste celebrazioni, è in programma il concerto della Original Saxie Band, un ensemble di agguerriti e sapienti musicisti che proporranno un travolgente repertorio dixieland congegnato sull’onda delle Traditional Band e degli Speakeasy, i locali swing dell’epoca del proibizionismo. Arrangiamenti  esclusivi dei più famosi brani della tradizione classica jazzistica quali The Jazz Me Blues di Tom Delaney, cavallo di battaglia del grande trombettista Bix Beiderbecke, Do You know what it means to Miss New Orleans di Eddie De Lange tratto dal film “La città del Jazz” del 1947, Mood Indigo di Duke Ellington, When You Wish Upon a Star colonna Sonora del film “Pinocchio” di Walt Disney, i celeberrimi I can’t give You anything but love e On the Sunny side of the street e l’immancabile When The Saints Go Marching In… L’orchestra, guidata da Attilio Berni ai saxofoni e composta da Nina Pedersen alla voce solista, Pietro Salvia al clarinetto, Filippo Delogu al banjo, Christian Antinozzi al contrabbasso, Alessandro Crispolti al pianoforte e Riccardo Colasante alla batteria, propone un viaggio ideale tra le città del jazz: da New Orleans a Chicago, da Kansas City a New York, dall’energia delle radici di questo genere alle metamorfosi dello strumento principe dei Roaring’s Twenties. Durante il concerto, il pubblico potrà ascoltare ed ammirare alcuni tra gli strumenti musicali più rari e bizzarri mai costruiti: dal minuscolo soprillo di soli 30cm al saxofono CMelody di Rudy Wiedoeft, dal mitico Conn O-Sax al saxofono a coulisse, dal Saxie, saxofono a fori aperti (che dà il nome a questa formazione)alla vera guest star del concerto, il sax alto Selmer Mark VI appartenuto a Fausto Papetti. Fausto Papetti è stato un maestro della musica confidenziale che ebbe un successo strepitoso dagli anni ’60 agli anni ’80 e che ha sostanzialmente contribuito alla divulgazione e conoscenza dello strumento e al suo appeal nella cultura italiana. Un artista che ha sempre riscosso grandi successi discografici pubblicando raccolte di celebri brani del periodo arrangiati in versione strumentale, scelti soprattutto fra le musiche per il cinema e le sigle televisive.Il suo successo è coinciso con la diffusione delle prime audiocassette stereo 8 e delle musicassette quali supporti sonori facilmente trasportabili per tutti gli anni ’70 e ’80 e si è consolidato con la vendita di oltre 30 milioni di LP. Altrettanto famose erano le copertine dei suoi dischi, sempre caratterizzate dalla presenza di nudi femminili, molto spesso in compagnia di un saxofono, che dagli anni ’60 agli anni ’80, hanno fortemente contribuito al radicamento nell’immaginario collettivo del binomio sax-erotismo.

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