HASTA LA VICTORIA COMPAGNO SEEGER

All’alba di ieri, una gran nuvola bianca passava sul Mare di Ulisse, come tutti i giorni, e tutto il tempo infinito. Resta da dire ancora qualcosa sulla nuvola, su due nuvole, o lunghe ore di cielo perfettamente sereno. Un verginale rettangolo appuntato alla parete della mia stanza. Fu quello che vidi quando aprii gli occhi e li asciugavo con le dita. Il cielo limpido, e poi una nuvola che entrava da sinistra, si muoveva lenta con grazia per poi perdersi a destra.

Qualche tempo prima, il 18 aprile del 1967, dopo aver lasciato Amantea il giorno prima, ero sulla nave da crociera greca “Queen Federica” in attesa di partire. Ci fu un ritardo di circa 7 ore. Napoli si era fermata per il funerale di un suo straordinario figlio: Totò.

Anni dopo, la figlia Liliana mi raccontò che in verità, la bara che attraversò la città Partenopea era vuota. Per motivi di sicurezza. Sette giorni dopo, senza quel ritardo, probabilmente, saremmo entrati nel porto di New York. Invece, a un giorno dalla Grande Mela, due sommergibili americani ci impedirono di continuare la navigazione.

In Grecia c’era stato il colpo di stato dei colonnelli. Gli USA, non riconoscendo il nuovo regime, non permisero alla nave, battente bandiera greca, di entrare a New York. Dopo due giorni di attesa, il Canada, riconosciuto il regime militare greco, dava l’OK e così venimmo dirottati ad Halifax in Nova Scotia.

La sera del 26 aprile, attraccammo nello squallido porto di questa città canadese. Il benvenuto in Nord America non mi venne dato dalla statua della libertà ma dalla voce di un compagno menestrello statunitense: Pete Seeger e i suoi Weavers, con una meravigliosa canzone:”Turn! Turn! Turn!”, del 1965. Tutto questo mi ritorna in mente oggi che Pete Seeger è andato via per sempre, lasciandoci le sue canzoni-poesie:” Where have all the flowers gone?”;” If I had a hammer”; “ We shall overcom.”, cantata da Joan Baez e tanti altri. Pete era nato il 3 maggio del 1919. Ha detto addio al mondo nella città di New York, il 27 gennaio 2014)

Gigino A Pellegrini

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