Francobollo commemorativo per PAOLO EMILIO TAVIANI

Domenica 6 novembre, con una cerimonia al Museo Storico della Liberazione di via Tasso, a Roma, il Poligrafico dello Stato dedicherà a Paolo Emilio Taviani un francobollo commemorativo in occasione del 110° anniversario della sua nascita. A fianco della sua effigie ci sarà anche quella della città di Genova, illustrata con la Lanterna.

“Paolo Emilio Taviani è stato un genovese illustre, sincero antifascista, eroe della lotta partigiana e tra i fondatori della Democrazia Cristiana che mantenne per tutta la sua vita un forte legame con la nostra città, che gli deve molto”, dichiara l’assessore Matteo Campora. “Un esempio per tutti: le Colombiadi che sono state un momento decisivo per Genova, un momento di rinascita.

“Per noi è un onore che il Comune di Roma abbia voluto ricordarlo”

Ma per l’assessore si può fare molto di più e per questo che sulla strada del ritorno verso Genova a Primocanale annuncia di aver parlato a lungo con alcuni dei familiari di Taviani. Due le idee e le proposte che porterà all’attenzione del sindaco Marco Bucci nei prossimi giorni. 

“Sarebbe bello dedicare una giornata in suo onore, anche per spiegare alle scuole la sua figura. La sua famiglia, invece, è disponibile a venire a Genova per individuare insieme una nuova via o una piazza più bella da dedicargli”

“Intitolare un’area pubblica a Paolo Emilio Taviani – spiega l’assessore Miguel Gotor – era per la nostra città un dovere nei confronti di un grande italiano che, pur nel tenace attaccamento alle sue radici liguri, ne ha fatto per oltre 50 anni il centro della sua vita e della sua attività politica. Taviani è stato un protagonista di primo piano della storia d’Italia del Novecento, dalla Resistenza, come capo militare e politico in Liguria, fino alla fine del secolo come importante dirigente della Democrazia Cristiana e uomo di governo, che ha difeso con coerenza i valori dell’antifascismo, della libertà, della democrazia e del confronto civile nel contesto storico della Guerra Fredda”.

Fonte:Primo canale

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