Beaumont sur Mer
“Quel che l’uom vede, Amor gli fa invisibile, e l’invisibil fa vedere Amore”. L. Ariosto
Questo è un concetto estensibile che va dal Pacifico al Mare di Ulisse e ricongiunge in sé il bene e il male, il nobile e l’inesauribile. Non è questo sentimento che fa soffrire, ma la sua lontananza, la sua mancanza. Quando questo sentimento viene usato in maniera adeguata, non denota qualsiasi e ogni relazione tra i due sessi, ma soltanto una relazione che comprende un grande coinvolgimento emotivo di natura psicologica e fisica. La distanza non è impercorribile se si ama.
Sempre più persone si incontrano e si innamorano online, grazie alla vasta gamma di app e piattaforme disponibili. Ad esempio, molte coppie si incontrano per la prima volta su siti di incontri online come Caio Cupido e Eva Brown. Questi siti danno la possibilità alle persone di creare un profilo personale , inserendo informazioni su se stessi, i propri interessi e preferenze, e cercare altri utenti che abbiano caratteristiche simili. Se due utenti mostrano interesse reciproco, possono iniziare a chattare e conoscere meglio l’uno l’altro. Questo, che sembra un gioco, non dovrebbe distrarci da ciò che sta realmente avvenendo.
Una rivoluzione tecnologica sta rapidamente sostituendo gli esseri umani con le macchine in quasi tutti i settori dell’industria, della cultura e dell’economia globale. Già, milioni di lavoratori sono stati eliminati definitivamente dal processo economico, e intere categorie di lavoro e incarichi di lavoro si sono ridotti, ristrutturati o scomparsi.
La disoccupazione globale ha ormai raggiunto il suo livello più alto dalla grande depressione del 1930. Quasi un miliardo di esseri umani sono ora disoccupati o sottoccupati in tutto il mondo. Tale cifra è destinata ad aumentare nettamente tra ora e la fine del secolo, come milioni di nuovi entranti nella forza lavoro si ritrovano disoccupati. Analizzando e prendere coscienza di questi dati, forse bisognerà iniziare a rallentare lo sviluppo delle cosiddette “nuove tecnologie” e cercando di “inventarsi” con esse, qualcosa di più consono allo stile di vita della persona umana.
Questa potrebbe essere la migliore prospettiva per il futuro. Un reinventarsi la natura con comunità agricole di piccole dimensioni. Anche se non esiste una visione coesa delle ramificazioni della nuova tecnologia, un futuro senza riformare le nuove tecnologie potrebbe avere conseguenze disastrose per l’umanità intera o gran parte di essa.
Non è difficile prevedere come le tecnologie attuali siano una minaccia per l’umanità e per il mondo naturale in generale, e che un futuro crollo della società umana è possibile o addirittura probabile. Ai gestori del mondo così ben serviti dalle loro potenti tecnologie non deve essere consentito di gestire questo enorme potere indiscriminatamente.
Queste previsioni includono i cambiamenti in atto della umanità nel futuro, a causa della sostituzione degli esseri umani con dei computer, decadimento genetico degli esseri umani a causa della mancanza di selezione naturale, ingegneria biologica degli esseri umani, l’abuso di potere tecnologico tra cui le catastrofi causate da organismi geneticamente modificati, guerra nucleare, e armi biologiche.
Il controllo dell’umanità con la sorveglianza, la propaganda, il controllo farmacologico e controllo psicologico con una umanità, non in grado di adattarsi al futuro. Un disagio che si manifesterà probabilmente con un aumento di disturbi psicologici; ampliamento di una economia e politica disuguagliante, alienazione sociale; una perdita del senso della comunità e una disoccupazione di massa.
La tecnologia, causando degradazione ambientale a causa della “miopia” dei propri gestori, avrà il sopravvento con la evidente sovrappopolazione e sovraffollamento. In sostanza, una qualsiasi tecnologia riflette una visione del mondo. Le tecniche e organizzazioni sociali sono generati da una particolare visione del mondo e dipendono dalla sua percezione della vita, la morte, il potenziale umano, e il rapporto degli esseri umani tra di loro e con la natura.
Fermare la distruzione portata da tali tecnologie sarà necessario un nuovo modo di pensare l’umanità e nuove strade per relazionarsi alla vita. Tutto questo richiederà la creazione di una nuova visione del mondo. Si dovrebbe forse favorire la creazione di tecnologie da parte delle persone direttamente coinvolte nel loro utilizzo e non per solo gli scienziati, ingegneri e imprenditori che guadagnano finanziariamente dalla produzione e distribuzione delle invenzioni.
Tecnologie integrate con un elevato grado di flessibilità in modo che esse non impongono un’impronta rigida e irreversibile sui cittadini-utenti, e favorire la creazione di tecnologie che stimolano l’indipendenza dalla dipendenza tecnologica e rendere possibile la libertà politica, la giustizia economica, e un equilibrio ecologico. Favorire la creazione di macchine, tecniche e organizzazioni sociali che rispettino sia la dignità umana che l’integrità della natura. Abbiamo un mondo da guadagnare. Ciò che non possiamo ignorare è che quello che ci viene concesso di utilizzare delle nuove tecnologie, sono le briciole, le rimanenze del luculliano pasto quotidiano dei potenti della Terra.
Gigino A Pellegrini