Il diario di Pietruzzo 22

MELONI: UN…GIRAMENTO DI BOCCE MA SENZA STRIKE

Nel 1350, o giù di lì, il Boccaccio ci avrebbe “deliziato” con la novella 101: L’innamorato, due… bocce, la Premier e la moglie ignara(?).
Quando è entrata a Palazzo Chigi per la prima riunione di governo, dopo aver ricevuto da Draghi la campanella di rito, Giorgia Meloni tutto si sarebbe attesa tranne la “sbandata” boccaccesca di un suo Ministro: basso, rotondetto, calvo, insomma non proprio un Alain Delon!
La ragazzotta della Garbatella, conoscendo i suoi polli, era ben conscia delle grane che nel tempo le avrebbero potuto creare ma mai avrebbe immaginato che il “colto” della squadra si sarebbe “distinto” per una liaison dal risvolto vagamente pecoreccio. Tanto da costringerla ad una figura da… pollastrella
Ed effettivamente i problemi – fin dall’inizio ma quelli seri – non le sono mancati. L’ “inamovibile” Santanchè su tutti ma anche il duo Donzelli-Delmastro nella vicenda Cospito, una sorta di Cochi e Renato della politica. Ha finto di non vedere che cosa era accaduto con il caso Pozzolo l’ultimo dell’anno. Ed ora sembra “chiudere” con un atto di fede il gossip imbarazzante sul ministro Sangiuliano e una sua mancata… collaboratrice.
“Sembra”, perché – stando alla reazione di quest’ultima – il caso potrebbe offrirci ulteriori risvolti. Sempre che la moglie di “Gennarino”, finora muta, non decida di occupare, lei, la scena.
Come fece Veronica Berlusconi per “arginare” le scappatelle (?) di Silvio e difendere la sua “dignità di donna”.

Ma quello di chiudere un occhio, se non tutti e due, su quanto di bizzarro(?) da quasi due anni avviene nel Governo, e dintorni, è “la” caratteristica della Premier che nel silenzio cerca di “sopire” ma non di “troncare” per paura che la fragile impalcatura della Coalizione possa di botto venire giù.
Di qui la narrazione di un Paese dove tutto va bene con risultati mai avuti da altri Esecutivi, il tentativo di minimizzare in “baruffe chiozzotte” le diverse posizioni dei due vicepremier un po’ su tutto, i silenzi sulle “intemperanze” del Movimento giovanile, la latitanza in ricorrenze che precedenti Governi hanno sempre onorato, il tentativo con il premierato di buttarsi alle spalle il passato dell’Italia.
Ecco perché anche sulla vicenda di Sangiuliano – come per la Santanchè e Del Mastro – La Meloni spera che tutto si sistemi senza ulteriori clamori. Magari confidando nel silenzio della moglie del Ministro e tacitando riservatamente la giovane…influencer.

PdA

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