Musica:Quartetti d’Archi in 3P

Testo alternativoIn uscita Dopo un lunghissimo lavoro di ricerca musicologica, è stato portato a termine  dalla TRP MUSIC Label & Publishing il primo volume della collana “Quartetti d’Archi in 3P”. Nato da un’esplorazione di Augusto Vismara e Gaetano Adorno intorno al mondo del quartetto d’archi dell’Ottocento italiano, il lavoro si è concentrato poi intorno a tre compositori catanesi: Giovanni Pacini, Salvatore Pappalardo e Pietro Platania. Le rarissime composizioni, recuperate dopo una vera e propria caccia al tesoro tra centinaia di documenti, sono state selezionate, trascritte e incise dal Quartetto di Catania, formazione appositamente nata per interpretare e divulgare questo repertorio, composta da Augusto Vismara al primo violino, Marcello Spina al secondo violino, Gaetano Adorno alla viola e Alessandro Longo al violoncello. Il lavoro è stato concepito per riportare alla luce delle vere e proprie perle di bellezza mai incise prima. L’album, primo di una decina di volumi, è impreziosito in copertina da un’opera di Federico Severino ed è in uscita in tutti i principali negozi di dischi e piattaforme musicali il prossimo 28 giugno. «Uno sguardo sinottico su un periodo, su un genere strumentale, su questi compositori ingiustamente trascurati ci sembrava doveroso – affermano i componenti del Quartetto di Catania – Appariva a noi singolare che un’intera produzione cosiddetta “minore” fosse quasi del tutto dimenticata, per il semplice fatto che nessuno si preoccupasse di eseguirla, inciderla, renderla pubblica. Siamo convinti che questa iniziativa discografica possa contribuire a ridestare un interesse che vada ben oltre la semplice curiosità per delle musiche cadute in oblio. Ci auspichiamo che tale interesse possa esser coltivato sia nell’ambito esecutivo che in quello storico-musicologico. La bellezza, l’originalità e la sapienza musicale che abbiamo riscontrato fra le pagine di queste opere, ci fanno ben sperare in tal senso».  L’iniziativa vuole essere anche, nelle intenzioni degli ideatori, un primo passo per contribuire a ridefinire una tavola di valori critici, musicali, musicologici, relativa alla musica da camera italiana del XIX secolo. Si tratta di un arco temporale ampio che ha prodotto una mole rilevante di composizioni attraversato da una pletora di autori “minori” e da una serie di opere cameristiche ancora oggi difficilmente enumerabile, essendo la maggior parte di questa musica rimasta sulla carta.La pubblicazione, con lo scopo di evidenziare il contributo qualitativo e quantitativo dato dai tre autori alla musica per quartetto del romanticismo italiano, offre per la prima volta agli appassionati di musica da camera una prospettiva su una stagione creativa tutta italiana che li vede tra i principali protagonisti. In questo primo numero della collana sono presenti il secondo quartetto di Giovanni Pacini ed il primo quartetto Op. 4 di Salvatore Pappalardo. Si tratta di due opere abbastanza lontane per stile, architettura e coloratura musicale (cosa che si è voluta evidenziare anche con differenti riprese sonore delle due opere). La composizione di Pacini, il suo Secondo Quartetto in Do maggiore, è degli anni della maturità (1862) ed evidenzia una raffinata condotta polifonica e armonica delle parti; di prodigiosa precocità è il Quartetto in Do maggiore Op. 4 di un undicenne Pappalardo, se si crede alla data del manoscritto del giovane musicista che ancora nella Catania del 1828 studia Haydn, Mozart e Beethoven nella biblioteca di un principe suo mecenate. Il Quartetto viene dato alle stampe solo nel 1844.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *