Quisquilie e Pinzillacchere ma… non solo 23

ARIANNA PARLA E SEMBRA GIORGIA

Quisquilie e Pinzillacchere ma… non solo 23“Aho quanti siete”. In fondo alla sala, qualcuno che non vede bene crede che a parlare sia Giorgia Meloni. E invece no. Sui palco è salita la sorella Arianna con l’identica voce della Premier. Stesso tono, stessa inflessione romanesca, un po’ strascicata.
Si candida alle Europee? Lei lo esclude perché due sorelle nelle stessa lista sarebbe un po’ troppo e poi non potrebbe essere capolista. Ancora non è ufficiale ma l’annuncio di Tajani per Forza Italia fa capire che la decisione della Meloni sia imminente.
Del resto, uno sdoppiamento utile per la campagna europea di giugno dove Arianna potrà attaccare senza remore l’Europa mentre per la sorella Premier sarebbe più difficile.
Un doppio registro che “Io so’ Giorgia” utilizza, il primo con i partner europei e i big del mondo, assai diverso da quello in chiave interna quando ricorre alle faccette, ai risolini, alle frecciate.
Arianna ha una faccia, almeno finora. Giorgia due.
Una conferma di questa voluta ambiguità del Presidente del Consiglio viene per esempio – ma ne potremmo fare molti altri – dalla risposta ad un giornalista, al termine del Consiglio europeo straordinario di Bruxelles, sul 25 aprile: “Anche lo scorso anno sono stata a depore una corona di fiori e lo faccio con il massimo rispetto del mio ruolo”.
Bene. Mentre la Premier diceva questo, i suoi “scherani” in Rai bloccavano la messa in onda di un monologo di Scurati sul 25 aprile. E fa ridere l’imbarazzata spiegazione dell’Azienda: “nessuna censura. Solo accertamenti”. De che! verrebbe da dire. Ma è questa TeleMeloni!

PdA

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