Quisquilie pinzillacchere ma… non solo 14

TEST PER I GIUDICI. MEGLIO PER MINISTRI E PREMIER

Lo scontro tra Destra e magistratura – iniziato da Silvio Berlusconi e portato avanti con determinazione in questo anno e mezzo da Giorgia Meloni – sembra giunto al suo epilogo.
E’ stato un chiodo fisso del Cavaliere che, senza riuscirvi aveva tentato con Castelli di introdurre test psico-attitudinali sui magistrati. La Ducetta sbrigativamente e senza tanti scrupoli, con la complicità dei suoi “sbirri” si è “attovagliata” e – in men che non si dica e in barba alla Costituzione – si è “pappata” il potere giudiziario. Alla faccia dell’indipendenza della magistratura!
Dal 2006, per fare il giudice, occorrerà superare, in un concorso difficilissimo, tre prove scritte e dieci orali ma anche – e qui sta la “zampata” del potere esecutivo – una serie di test, anche psichiatrici, per valutare se il candidato è “equilibrato” e se potrà entrare in magistratura.
“I pm sono matti”, disse infatti Berlusconi nel settembre 2003 in un’intervista al settimanale britannico The Spectator. E spiegò che “per fare questo lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche”.
Oggi, Meloni vuole capire se quella tesi sia o meno vera e affida ad una legge, in violazione della Carta costituzionale, l’introduzione di test per verificare se i giudici sono matti, come sosteneva il Cavaliere.
Non solo, la Premier punta anche a dare un segnale su “chi comanda”, in vista anche di vicende giudiziarie che hanno investito esponenti del suo Governo a Lei particolarmente vicine. Come dire, in romanesco, “Io so Giorgia. Dateve ‘na regolata”.
Un modo per condizionare pesantemente l’azione del potere giudiziario permettendo alla politica di avere mani libere e in molti casi di… farla franca. E’ quello che sta avvenendo con i continui “ammiccamenti” agli evasori.
La Ducetta del Colle Oppio guarda già alla prossima legislatura, quando spera che il premierato sia diventato legge, e intanto “asfalta” la strada per quando potrà “decidere” libera da lacci lacciuoli … per il bene, ovviamente, della Nazione.
E’ vero che la speranza è l’ultima a morire ma anche che… chi di speranza vive disperato muore.
Forse i test, più che ai giudici, sarebbero utili… ai politici!

PdA

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