ECCOLI…


“ Galoppano nel bigio impero biblici cavalieri
Portando oscuri nembi come ferali messaggeri;
assai trema la volta mentre espande il presagio
che preconizza lacrime, sangue, malattia e disagio”. Vivì
Gli dei Greci mettevano alla prova gli uomini: inizialmente fecero sorgere in loro il desiderio di andare, poi li misero di fronte a innumerevoli difficoltà, quasi a voler ribadire la piccolezza dell’uomo in confronto al potere degli dei; gli eroi dovevano dunque lottare, difendersi, affrontare le prove, sopportare le difficoltà: ecco da dove nasce l’antico concetto di viaggio come sofferenza. Viaggio come aggressione.
L’umanità, per secoli, ha assistito a migrazioni di massa e di popoli per i vari continenti ed è impensabile che tutto ciò non abbia lasciato traccia nella comune memoria collettiva profonda. Ritagliarsi uno spazio da dedicare al viaggio, non forzato come l’esodo al quale stiamo assistendo in questi giorni, nella moderna società occidentale, oramai del tutto stanziale, dovrebbe rappresentare il minimo tributo da versare, alle proprie impronte, un vuoto nei ricordi della memoria, della nostra iniziale, oggi inconscia, condizione di esseri itineranti.
L’impulso a viaggiare è irrefrenabile, fa parte della nostra natura, è un tormento che divora e arricchisce allo stesso tempo, come il desiderio della felicità. Durante il viaggio-vita, ci si imbatte in persone e situazioni diverse, con le quali dobbiamo confrontarci. Viaggiare, spostarsi da un luogo all’altro è dunque radicato nell’inconscio collettivo dell’uomo; è una componente originaria e come tale va integrata se si vuole recuperare in noi il senso stretto dell’esistenza.
Lo scrittore e giornalista Giulietto Chiesa, aveva previsto la guerra in Ucraina già nel 2015. Sette anni fa il giornalista, per anni corrispondente da Mosca per L’Unità e La Stampa, diceva: “Penso che noi siamo alla vigilia della guerra, di una grande guerra. Quello che sta per accadere sotto ai nostri occhi è – come qualcuno ha già detto – l’inizio della terza guerra mondiale”.
Qualcuno, ingenuamente, si chiede cosa non ha funzionato nel sistema liberal-democratico occidentale per essere stato colto impreparato sia dalla pandemia che dalla guerra in Ucraina, nonostante alcuni autorevoli personaggi del mondo scientifico ne annunciavano l’arrivo. Questo dovrebbe richiamare alla mente l’attacco alle torri gemelle e alla “impreparazione” della sicurezza statunitense che non si accorse dei 4 aerei che svolazzavano tranquillamente nei cieli nordamericani. Roba da fumetti dell’altro secolo.
Le sanzioni dell’Occidente, in particolare, minacciano di trasformarsi in un boomerang e la garanzia della pace è legata allo sviluppo delle relazioni economiche e dell’interscambio commerciale. Altrimenti, le uniche industrie destinate a prosperare sono quelle degli armamenti, la cui prosperità verrà a coincidere con la distruzione di gran parte del genere umano, di cui non fanno parte i potenti della Terra.
“La tromba ha suonato e l’angelo ha aperto con la chiave il pozzo dell’abisso. Ne è uscito tanto fumo, come quello delle armi e dei missili”
Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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