Quisquilie e pinzillacchere ma…non solo 3

L’ABRUZZO FA IL PIENO DI “MANCE” E PRESENZE GOVERNATIVE

Dalla Sardegna si è udito uno squillo di tromba, dall’Abruzzo c’è il rischio di un altro squillo, e Giorgia Meloni, nervosetta anzichenò, “ordina” a ministri viceministri e sottosegretari di andare a “vendere” nella terra di Gabriele D’Annunzio “promesse” elettorali e offrire mance.
La Premier teme di ricevere un altro schiaffone e anche se cattolica – in astinenza da alcool per la Quaresima – non intende offrire l’altra guancia. Solo una ventina di giorni fa il “suo” candidato, Marco Marsilio veleggiava con un vantaggio di “sicurezza” su quello del “campo largo” Luciano D’amico. Ora i sondaggi riservati di Palazzo Chigi lo danno in “vincente” di poco più di un punto.
Di qui, l’allarme e la scoperta di una terra, spesso “dimenticata” dalla politica. Ed ecco che in questi giorni si moltiplicano le “mance” del governo per “intortarsi” gli elettori.
Dopo l’anticipo del miliardo per la ferrovia Pescara Roma, un tempo tagliato per ridarlo ora sotto elezioni, ecco l’accordo per i fondi di coesione ed altre “prebende” varie, in particolare per tribunali e ospedali. Il Ministro della Salute, uno dei dieci ministri a rispondere…”presente” e che hanno accolto l’appello della Ducetta, ha sbloccato 60 milioni per l’ospedale di Chieti, fermi da 25 anni, la Santanché ha assicurato i gestori degli stabilimenti balneari, Piantedosi ha promesso il 112 unico per l’Abruzzo e addirittura un progetto per il rinnovo dei passaporti, mentre Anna Maria Bernini in visita a diversi centri di ricerca e ospedali ha presentato l’hub dell’innovazione tecnologica Abruzzo-Lazio. Ma su tutti ha svettato il ministro Matteo Salvini che ha promesso un abbassamento delle tasse. Un tasto che spera gli porti consensi e particolarmente caro agli evasori. Ma gli abruzzesi … abboccheranno?

Pda

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