Intelligenza artificiale e fotografia, matrimonio possibile?

L’analisi del celebre fotografo Roe Ethridge nell’intervista esclusiva a Pomilio Blumm .
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In un mondo nel quale la tecnologia si evolve rapidamente, il regno della fotografia si trova a un bivio. L’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nei processi fotografici non solo ha rivoluzionato il modo in cui le immagini vengono catturate e manipolate, ma ha anche suscitato un intenso dibattito sulle sue implicazioni per la creatività stessa. In una recente intervista col celebre Roe Ethridge, Pomilio Blumm ha approfondito il ruolo dell’IA nel plasmare il nostro paesaggio culturale. La posizione di Ethridge sulla questione racchiude un misto di scetticismo e cauto ottimismo. Se da un lato riconosce il potenziale dell’IA nel modificare la fotografia, dalla manipolazione della luce nelle fotocamere degli smartphone alla creazione di immagini realistiche da parte dei computer dall’altro esprime anche preoccupazioni sulle implicazioni etiche, in particolare per quanto riguarda i potenziali rischi di propaganda e manipolazione.
In effetti, la capacità dell’intelligenza artificiale di creare immagini realistiche solleva un problema etico, poiché sfuma il confine tra verità e finzione. In un’epoca in cui la disinformazione prolifera su tutte le piattaforme digitali, il rischio che la manipolazione basata sull’IA aggravi questo problema è un motivo di preoccupazione. Tuttavia, Ethridge fa argutamente un parallelo con precedenti storici, come l’uso della camera oscura nella pittura classica, evidenziando che i dilemmi etici che circondano i progressi tecnologici nell’arte non sono fenomeni completamente nuovi.Come giustamente sottolinea Ethridge, l’intelligenza artificiale rimane una “entità” enigmatica, la cui vera essenza deve ancora essere pienamente compresa. In questo senso, i problemi etici posti dall’IA nella fotografia sono aggravati dall’incertezza che circonda allo stato attuale le sue capacità e i suoi limiti. Tra le preoccupazioni etiche si celano le opportunità per gli artisti della fotografia di esplorare nuove frontiere della creatività. L’integrazione di strumenti di IA nel processo fotografico apre le porte a tecniche innovative e a possibilità prima irraggiungibili. Dal miglioramento della qualità dell’immagine alla generazione di composizioni surreali, l’IA consente agli artisti di superare limiti impensabili sinora.

Fonte:Pomilio blumm

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