SOGNARE ALL’INIZIO DELL’ANNO

Beaumont sur Mer 4 Gen- Il mio primo sogno dell’anno l’ho avuto stanotte ed aveva come protagonista un uomo d’altri tempi vestito da Versace: Miguel de Cervantes. Qualcuno si chiederà: “Cosa c’entra Versace con Don Chisciotte?” Posso solo rispondere dicendo che è stato un sogno, e nei sogni tutto è possibile, anche un mondo, addirittura, più giusto e armonioso.

Nell’aprire gli occhi, sono stato tentato a richiuderli sperando di poter continuare a vivere in quel sogno, ma il cellulare mi ha riportato nel mondo degli “svegli” dove oggi più di ieri domina l’ingiustizia, e di eroici cavalieri non abbiamo più notizia. Il grande Hidalgo mi ha ricordato che i cinici e i codardi non si svegliano all’alba: per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri ! Non sono solo questi che stanno smembrando, dilaniando e sbranando il mondo.

Anche l’anima degli uomini sta toccando il fondo. Ogni tanto qualcuno mi ricorda che il “potere” è l’immondizia della storia degli umani. Sono un rottame proveniente dal lontano passato della Mancha,

“Mio Signore, io purtroppo sono un povero ignorante

e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,

ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,

riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?

In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,

dove regna il “capitale”, oggi più spietatamente,

riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero

al “potere” dare scacco e salvare il mondo intero ?” Miguel de Cervantes.

In questo lungo sogno, tutto si svolgeva all’insegna dell’equilibrio e della moderazione, in un’atmosfera ovattata, e la legge dominante era quella della moderatezza e della misura, anche nel consumo di hashish e di vino e bisognava contemplare la giusta miscela di acqua e di alcool nella coppa per raggiungere l’ebbrezza, tanta cara a Dioniso, ma non tanto a me che sono astemio.

In questi ultimi decenni è stato rispolverato un termine: “Oligarchia”( governo di pochi) che è diventata una vera minaccia esistenziale per la obsoleta e folkloristica democrazia occidentale. Un Regime, quello oligarchico, politico o amministrativo caratterizzato dalla concentrazione del potere effettivo nelle mani di una minoranza, per lo più operante a proprio vantaggio e contro gli interessi della maggioranza.

Nell’antica Grecia, il termine spesso indicava in modo più specifico il “governo dei ricchi”; lo si ritrova usato in questo senso sia da Platone nella “Repubblica” sia da Aristotele nella “Politica”.

Molti paesi nel mondo sono già sotto il potere oligarchico. rubano e gestiscono la nuova tecnologia e usano il potere economico come leva politica. Alcuni di questi oligarchi stanno attivamente minando le decrepite democrazie occidentali, attraverso attacchi informatici, hacking e disinformazione sui social media.

Subito dopo le elezioni statunitensi del 2016, commentatori e professionisti della politica estera sono stati impegnati in una serie di esercizi di ricerca per comprendere le grandi trasformazioni in atto nel mondo e per articolare un quadro adeguato alle sfide del nostro tempo.

Alcuni hanno guardato al passato, sostenendo che l’ordine internazionale liberale sta crollando, mentre altri si chiedono se sia mai esistito. Un altro gruppo sembra sperare che l’attuale disordine sia semplicemente un inconveniente e che la politica estera ritornerà alla normalità una volta passato il momento di “crisi”. Forse il gruppo più vincolate ha identificato la grande minaccia odierna nell’ascesa dell’autoritarismo, dell’autocrazia e della democrazia illiberale. Hanno ben chiaro in mente che la democrazia costituzionale ha esaurito il suo tempo poiché le norme vengono infrante e le istituzioni sono semplicemente decorative.

“Se avessi potuto scrivere appena il quarto di ciò che vidi e sentii sotto quell’albero …con quale chiarezza avrei posto in rilievo tutte le contraddizioni del sistema sociale, con qual forza avrei descritto tutti gli abusi delle istituzioni, con quale semplicità avrei dimostrato che l’uomo è naturalmente buono e che soltanto a causa delle istituzioni gli uomini diventano malvagi” J.J. Rousseau

Le desolanti condizioni economiche, soprattutto per mano di governi “democratici” possono portare a un violento rovesciamento delle liberal-democrazie. Ma noi tutti stiamo commettendo degli errori fatali nell’identificare i veri aguzzini. Tuttavia, le forze economiche che creano le basi per le insurrezioni vanno oltre le condizioni economiche al momento della rivolta.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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