Beaumont sur Mer – “La televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderà dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno
Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno…” L. Dalla
Uno Sparaballe come voi lo avete conosciuto prima di moltiplicarsi ed evolversi, non era un robottino qualunque che aveva trovato un modo stravagante per cavarsi dai normalissimi guai che si vivono. Il meccanismo narrativo, velocissimo, ruoterà sulle situazioni classiche che i vari robottini vivranno concretamente: gli amici, i bulli, le acciaiose amiche del cuore che forse diventeranno qualcosa di più.
Solo un’interrogazione parlamentare potrebbe diventare un vero dramma per i mandanti di queste nuove entità che chiameremo Sparaballini e quindi ogni mezzo sarà lecito per depistare l’attenzione, degli ignari cittadini, dalle eventuali malefatte dei vari governi che gestiscono la Penisola.
Ma se è vero che dopo tanti anni, le intenzioni filosofiche, le implicazioni sociali e le ragioni estetiche, hanno ceduto il passo al dramma rusticano, è anche vero che s’ è dovuto aspettare il 2023 per vedere gli Sparaballini recitare la parte dei tuttologi. Questa loro “spaziosità” è stata immediatamente recepita dagli sparaballe delle Amministrazioni comunali.
Appena ne incontrerò uno sarà mia cura chiedergli che fine ha fatto quella inappellabile sentenza del Consiglio di Stato di qualche mese fa, che “invitava” l’attuale Amministrazione di Amantea di fare eseguire la sopracitata sentenza che riguardava e riguarda l’abuso perpetrato dal proprietario dell’albergo la Scogliera su circa 1700 metri quadri appartenenti al demanio dello Stato? Per non parlare del linguaggio “border- line” del sindaco di Amantea nel “consigliare” ad un suo concittadino: “Prima di parlare documentarsi !
Sbagliato France’:
Prima di parlare verificare che sia inserito il cervello (Se esiste ! Se non costituisce un modesto riempitivo della scatola cranica ! )”
Oggi voglio essere buono e non commenterò quanto sopra e non mi soffermerò su ciò che sta succedendo alle squadre di calcio di Amantea e Campora.
Agli Sparaballini, nel loro ruolo istituzionale, di divulgatori di balle dei loro maestri, toccherà diffondere, prima della nascita di Cristo, le liete novelle che qualche gattina ha partorito cinque gattini e che i poveri ultimi saranno primi, definendo miracoli questi straordinari eventi.
Si tratta di uno status – quello della menzogna – in un certo senso connaturato alla dimensione del vivere umano; dal momento in cui nasciamo ci troviamo immersi in un sistema di regole, leggi e convenzioni già date e a cui aderiamo “come se” le avessimo scelte noi stessi, in prima persona.
Questo “come se” è già indizio di una finzione che ci troviamo ad avallare ogni giorno, come una sorta di rituale dovuto. Tuttavia, il problema della menzogna in politica è una questione diversa, che intacca le fondamenta stesse del potere, ovvero l’obbligo politico, un vincolo basato sulla fiducia reciproca tra i governati, e tra questi ultimi e i governanti.
È proprio questo vincolo morale – non giuridico formale – ad essere in crisi oggi, laddove la menzogna sembra aver compromesso quella dimensione culturale, ossia etica, propria degli esseri umani, e la loro politicità, ovvero la capacità di vivere con i propri simili. Questo spiega la presenza a costo zero dei portavoce dei potenti per antonomasia: gli Sparaballini!
Gigino A Pellegrini & G el Tarik