Beaumont sur Mer- Il mio amico Perego è una fonte inesauribile di luoghi da visitare. Arroccato su uno sperone, Caccùri, in provincia di Crotone è uno dei borghi calabresi che offre al visitatore una varietà di caratteristiche artistiche e ambientali del tutto insolite. Conserva, non deturpato dal cemento, le peculiarità del vecchio centro costituito da un intreccio di stradine e vicoli che portano tutti al castello, un imponente maniero risalente al VI secolo d.C.
Il viaggiare è per Perego il suo vivere ramingo. Il domicilio dell’essere errante. Vaga nella natura cercando il suo orizzonte e mezzi di sussistenza. A volte si sofferma a criticare gli uomini osservandone soltanto gli aspetti negativi, e non si stupisce se la quotidianità è per l’uomo fonte di insoddisfazione. Nei momenti più tristi pensa che forse con un mutamento di prospettiva si sarebbe potuto incominciare ad osservare il panorama contemporaneo come un periodo caratterizzato da un diverso rapporto nei confronti dell’altro e del mondo.
La sua fuga verso l’altro sembra avere origine da una sorta di marcia verso le stelle, “una forma di richiamo all’infinito che sorge in modo regolare e non capriccioso, ma sempre assolutamente imprevedibile”. Non sa mai, cosa succederebbe, se la sua voce riuscisse a aggiungere la volta celeste. Non sa mai se si potesse udire l’antico urlare. Una giovanissima Susanne Slay, qualche anno prima, in una piccola stanza che si affacciava sul fiume, gli raccontava come una zolla di terra e un raggio di sole fecero’ visita ad un uomo solitario di nome Gerry.
Gli chiesero senza alcun preambolo di cercarsi una donna seguendo un sentiero, ignoto agli altri, fino ad arrivare ai piedi di una rupe. La donna era stata portata lassù da due grandi uccelli gelosi della sua bellezza, e la tenevano prigioniera in una tana tenebrosa e fredda. Il raggio di sole decise di aiutare Gerry a raggiungere il buio nascondiglio, evitando gli artigli e i becchi dei due grossi uccellacci.
In quel momento e con un grande frastuono emerse dalla terra una gigantesca pietra a spirale, composta da colori brillanti, che rapidamente saliva verso il cielo. Gerry si incamminò su per quel sentiero camuffato da cespuglio per non attirare l’attenzione dei due predatori. Cosi conciato salì e si introdusse nella tana attraverso un’apertura scura; e nella penombra vide la bellissima donna tessere un magnifico tappeto dai colori dell’arcobaleno, i cui motivi ricordavano i fiumi, i mari e le montagne. In quel momento gli uccelli lo videro e si avventarono su di lui con schiamazzi stridenti; ma il raggio di sole vegliava e intervenne sugli occhi degli uccelli, impedendo loro di raggiungere Gerry che riusciva a portar via la donna.
Attraversato un ponte sospeso nel profondo della foresta silana, arrivarono ad una piccola baita di legno dove lei continuò a tessere meravigliosi tappeti. Nella piccola casa, illuminata dal sole, e circondata da fiori e alberi di frutta, la donna, però, cominciò a sentire nostalgia del buio e umido nascondiglio sulla rupe. Vedendola così triste, Gerry, decise di non opporsi al desiderio della donna amata e così l’accompagnò fino al ponte sospeso e la seguì con gli occhi pieni di lacrime mentre scompariva fra gli alberi.
Questa storia lasciò Perego alquanto perplesso, da un certo punto di vista. Si sdraiò su di un manto verde di montagna e cercò di dare un senso alla scelta della donna. Fra una versione e altre che in quel momento occupavano la sua mente, arrivò il sonno che prese i suoi pensieri e li usò da cuscini per rendere dolce quel suo assopirsi sul manto erboso silano in un pomeriggio primaverile.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik