Spifferi di palazzo 12

DAL GOVERNO UNA PROPAGANDA DA… VENTENNIO

           Il fascismo sarà pure morto e sepolto come dicono  ma è un fatto che questo Governo di Destra, il primo della nostra storia repubblicana, ricorda in alcuni momenti la propaganda di quegli anni.

           Forse i suoi elettori  non hanno acquisito ancora autonomia di giudizio, alcuni credono di aver preso di nuovo Roma e si  “bevono” tutto quello che da Palazzo Chigi si vuol far loro credere.

           Da un anno la Premier si sforza di presentare la sua Coalizione coesa e  in pieno accordo, una sorta di Mulino Bianco. Ma non è così.

           Già prima delle elezioni i tre Partiti erano divisi ma intelligentemente,  al contrario delle Sinistre,  si sono messi insieme per vincerle. E le hanno stravinte.

           Ma i contrasti sono emersi subito, fin dell’elezione della seconda carica dello Stato. quando Forza Italia si mise di traverso a Ignazio Benito La Russa. Impedimento superato dalla Meloni con il famoso “non sono ricattabile”. E col senno di poi ci si interroga sul significato di quell’avvertimento e sul destinatario.

           Ma torniamo all’oggi. Ci vuole una faccia di tolla per dire che sulla manovra economica del prossimo anno c’è pieno accordo fra gli Alleati e che i rapporti con Matteo Salvini sono ottimi.

           Nella sua narrazione “buonista” il Presidente del Consiglio ci vuole far credere che Cristo è morto di freddo? Ma allora perché due settimane di ritardo tra il consiglio dei ministri che il 16 ottobre  ha approvato il provvedimento e l’invio del testo in Parlamento? Che cosa non andava che occorreva aggiustare?

           Meloni volle rimarcare che tutti erano d’accordo e che il Consiglio dei Ministri lo licenziò “a tempo di record” in poco più di un’ora “a dimostrazione – sottolineò allora il Presidente del Consiglio – dell’unità di vedute della maggioranza che sostiene il governo”.

            E Salvini, nella stessa conferenza stampa, lo presentò come blindato invitando gli Alleati a non presentare emendamenti. Esautorando di fatto il Parlamento. Mai avvenuto prima, se non nel… ventennio!

           O forse la blindatura riguardava solo  le opposizioni? Nel senso che tutti questi giorni sono serviti per mettere d’accordo la Coalizione in disaccordo su alcune misure. Ma allora quella conferenza stampa era solo di facciata, serviva a nascondere gli attriti interni offrendo una “falsa” compattezza.

            E quindi si abbandona per le pensioni quota 104 invita alla Lega, oppure la cedolare secca sugli affitti resta al  21 per cento come chiede Forza Italia?

           E’ questo il clima da Mulino Bianco che Meloni vorrebbe raccontarci?

PdA

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