INOSSERVANZE DI UNA AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Beaumont sur Mer – Gli Amanteani non cedono il passo
al benevolo ricatto
del Gran Sadico.
le lacrime in fondo al pozzo,
l’eterna retorica del paradiso.

Funesta e  reiterata insulsaggine
dei buoni sentimenti!

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     Cosa sta accadendo in questa tormentata era, passione e ragione sembrano generarsi l’una dall’altra, per contiguità o per contrasto. Ciò che in questi mesi spinge la gente in piazza, per ribellione o protesta, è il rimbalzo emotivo di quella stessa crisi economica e politica che sembra determinare apatia e rassegnazione. Che esito avrà tale dialettica? Quel che è certo è che quanto più compresse e negate, tanto più le passioni collettive reclamano il proprio spazio di espressione.

Attualmente, a oltre due mesi dell’avvio del campionato di Promozione girone A,  i campi di calcio di Amantea 1927 e Campora Calcio, rimangono interdetti ai pubblici spettacoli, impedendo al pubblico di assistere alle partite di calcio. Questo stato di cose rappresenta un grave ostacolo per i cittadini, specialmente i giovani, privandoli dell’opportunità di godere di momenti di svago e di supportare la squadra di calcio del cuore. Ritengo che l’omologazione del campo sportivo sia un passo urgente  per promuovere il benessere della comunità e offrire opportunità di svago e socialità ai cittadini, in particolare ai giovani.

Il paradosso è che avviene quando tutto va bene, Amantea 1927 è a due punti dal vertice del girone A della Promozione calabrese in classifica, come pure il Campora Calcio che come l’Amantea non può tornare a giocare nel proprio stadio, pur essendo a soli 3 punti dalla vetta. I cittadini chiedono a gran voce di poter vedere le rispettive squadre , giocare un buon calcio a detta di chi ne sa. Certo i goal non mancano.

Gli impianti sportivi comunali e le attrezzature in essi esistenti sono destinati ad uso pubblico, improntati alla massima fruibilità da parte di cittadini, di associazioni e società sportive, di federazioni ed enti di promozione sportiva e di scuole, per la promozione e per la pratica dell’attività sportiva e, solo strumentalmente a questa, anche di quella ricreativa, volta a favorire e valorizzare la cultura dell’associazionismo che opera senza scopo di lucro nel settore dello sport, come previsto dallo Statuto comunale.

La presenza del pubblico alle partite non solo sarebbe di notevole supporto per i giocatori, ma contribuirebbe anche a sostenere la società sportiva locale, che deve far fronte a spese significative per mantenere la squadra e l’impianto in funzione.

E allora, se sul campo le cose funzionano, cosa succede nella Amministrazione comunale?

Per «impianto sportivo» si intende l’insieme di uno o più aree, preposte allo svolgimento dell’attività degli atleti. Lo stesso può comprendere: lo spazio per la pratica sportiva; la zona spettatori; il bar, i servizi igienici e le aree accessorie 1. Gli impianti sportivi e gli spazi pubblici di proprietà degli Enti locali destinati all’attività agonistica e non agonistica, con le relative attrezzature, costituiscono beni del patrimonio indisponibile delle Amministrazioni locali destinati a soddisfare esigenze e bisogni dei cittadini.

A tal fine, la comunità locale ritiene necessario ed opportuno che lo stadio venga omologato ai pubblici spettacoli, consentendo al pubblico di assistere alle partite di calcio e contribuendo così al benessere sociale e all’educazione dei giovani del territorio.

Con questa interrogazione, i cittadini di Amantea e di Campora chiedono all’Amministrazione di Amantea se intende intervenire urgentemente per eliminare questo problema che arreca danno e nocumento a un territorio già fortemente penalizzato. Riteniamo che la riapertura del campo sportivo sia un passo importante per promuovere il benessere della comunità e offrire opportunità di svago e socialità ai cittadini, in particolare ai giovani.

A tale proposito, Cons. Stato n. 2385/2013 “Si tratta di beni su cui insiste un vincolo funzionale, coerente con la loro vocazione naturale ad essere impiegati in favore della collettività, per attività di interesse generale e non vi è dubbio che la conduzione degli impianti sportivi sottenda a tale tipologia di attività”

Col tempo e il passare degli anni, si è giunti a riconoscere tale merito e primato, prevedendo, inoltre, che allo sport fosse riconosciuta la giusta importanza nell’ambito della nostra Nazione, soprattutto all’interno degli Enti Locali, quali, ad esempio, i Comuni, ove ogni anno aumentano di un gran numero le associazioni che svolgono sia attività di mera aggregazione sportiva sia attività di tipo agonistico. A seguito della riforma del Titolo V, a mezzo della legge cost. n. 3/2001, l’art. 117 Cost. ha assegnato alla legislazione concorrente Stato/Regioni l’ordinamento sportivo, la valorizzazione dei beni, la produzione ed organizzazione di attività culturali.

Si può affermare che il gestore è titolare della posizione di garanzia di cui all’art. 40 c.p. e che lo stesso può essere ritenuto responsabile degli eventi dannosi «prevedibili ed evitabili». È, altresì, doveroso specificare che l’Amministrazione comunale, oltre a garantire le condizioni della struttura sportiva, deve predisporre idonee accortezze al fine di impedire il verificarsi di danni che possano ledere coloro che accedono alla struttura.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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