Spifferi di palazzo 10

SALVINI FREGATO DA MELONI E DAL “PONTE”

Se la legislatura arriverà alla sua fine naturale Matteo Salvini dovrà  accontentarsi ancora di essere un semplice gregario di Giorgia Meloni, sempre che riesca a restare alla guida della Lega. E non è detto.

 I segnali di possibili temporali sulla Padania non mancano e i test elettorali in Trentino e in Alto Adige lo dovrebbero avvertire che  qualcosa non va.

Al di là dei sondaggi, sempre opinabili e manovrabili ad usum delphini, le urne trentine e altoatesine – a risultato sedimentato – hanno mandato al segretario un segnale allarmante. Vero che ha confermato in Trentino la vittoria del Governatore uscente, il leghista Maurizio Fugatti, ma anche lì i numeri dicono altro con il Carroccio crollato di ben 14 punti. Situazione analoga in Alto Adige dove la Lega scende dall’11 per cento della scorsa legislatura  al 3 e perde quasi 25 mila voti lasciando a Fratelli d’Italia la palma di primo partito italiano con il 6%.

E questo nonostante ci sia stato un investimento di presenza ed economico molto forte: Salvini c’è stato ben 3 volte e la pubblicità della Lega – dicono gli altoatesini – è stata davvero invadente con “camion vela” che giravano in continuazione per la città di Bolzano in particolare.

N’è valsa la pena? Forse no.

Perché? Probabilmente i cittadini, al momento del voto, si sono “ricordati” che il segretario della Lega da mesi non fa che parlare del Ponte sullo Stretto “dimenticandosi” delle  Regioni dell’estremo  Nord.

           Ma un bagno di realismo politico non farebbe male neppure a Giorgia Meloni che dovrebbe leggere con una “lente di verità” il successo sbandierato con eccessiva enfasi. Come si dice: calma e gesso perché i numeri ci dicono altro; Innanzitutto un assenteismo che aumenta ad ogni tornata elettorale. E il fenomeno riguarda anche il  suo partito che pur vincendo…

           Per esempio a Bolzano Fratelli d’Italia conquista il primo posto con 16.000 voti quando la volta scorsa la Lega ne aveva ottenuti 31.000.

Oggi gli eletti sono 3. nel precedente turno 5.

           E’ troppo dire che la Destra vince ma dalle urne esce pressoché dimezzata?

PdA

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