LUNA DI MIELE

In una calda estate di qualche anno fa, io, Demetra e Luigi decidemmo di partecipare a Ponza ad un corso di sub per principianti, che a quel tempo suscitava in modo particolare il nostro interesse.

Partimmo con molto entusiasmo per l’isola, la quale ci apparve bellissima ed interessante. Prendemmo alloggio in una casa di pescatori, particolarmente idonea a soddisfare le nostre esigenze specialmente dal punto di vista economico.

Mentre sistemavo le  cose nella mia stanza, si affacciò alla porta  Demetra e mi chiese  se poteva entrare per ammirare il  panorama che  si vedeva dalla mia stanza. La invitai ad entrare e lei corse subito a vedere il panorama, appoggiando i gomiti sul davanzale. La raggiunsi e, a causa dell’ ‘’unica anta”che aveva la   finestra, dovetti poggiarmi dietro di lei sfiorandole la schiena. Lei arcuò verso di me il suo corpo e mi disse:” Ti piace questo panorama?” “Non sai quanto”  risposi!” “E allora fammelo vedere meglio” mi disse  e spinsi forte  il mio corpo sulla sua schiena. Mi parve soddisfatta, perché aggiunse. “Adesso fammi provare il letto. Sai quante fregature si prendono con i letti?” “Certo, risposi. “Per  vitare sorprese proviamolo subito!”.

La prova letto fu superata ampiamente per cui le dissi che ne poteva fruire ogni volta che ne avesse voglia. “Non mancherò” mi disse uscendo dalla stanza. E così fece per tutti i giorni che restammo lì. Conoscevo Demetra da un paio di anni ma non mi ero mai accorto quanto fosse birichina. Ma non mi dispiacque affatto.

Il giorno dopo cominciammo il corso di sub ma io e Demetra eravamo proprio negati. Luigi invece andava come un treno e riceveva continui complimenti dagli istruttori. Dopo il terzo giorno rinunciammo e ci rimase tutto il tempo per fare l’amore.

Lo facevamo in ogni tempo, in ogni luogo, in ogni come ed ad ogni ora.  

 Eravamo assatanati di sesso. Lo facevamo sugli scogli, in barca, in acqua. Occupammo tutti gli spazi che ci consentivano di abbracciarsi quando eravamo soli. Una volta mi disse “ Ma sei vorace ed insaziabile. Eri così anche prima di me?” “No”, risposi “Tutto dipende da te e dal desiderio che hai di stare con me. Inoltre sei una gran bella figliola,  sagace, amorosa e che mi ama alla follia. Cosa chiedere di più? Non voglio altro che te. E poi il tuo nome, Demetra, scuote il mio animo fin dalle fondamenta.” “Accidenti!” mi rispose “Tu ti stai ammalando!” “Lo sono già in modo incurabile” risposi.

Continuammo i nostri incontri nei luoghi più improbabili che trovammo sull’isola. Il letto lo usavamo solo di rado, ma era bello così.

“ Questa è una  luna di miele fantastica” le dissi un giorno. “Non credo che al mondo ne sia esistita una uguale” “Sono d’accordo” mi rispose. “Fantastica ed indimenticabile”- “Anche ripetibile?” Le chiesi. “Non credo” mi rispose”. Non aggiunsi altro ma mi colse un moto di profonda delusione.

Continuammo i nostri giochi erotici per gli ultimi due giorni, poi ci accingemmo a partire. Sull’aliscafo del ritorno Luigi  ci disse: “ Mi dispiace per voi che vi siete annoiati per tutto il nostro soggiorno. Io ho potuto utilizzare tutto il tempo per diventare un perfetto sub. Sono proprio soddisfatto. Il prossimo anno torniamo? Devo fare un corso di perfezionamento” “Non ne posso fare a meno” Risposi “ Ormai conosco tutta l’isola e ho un gran desiderio di tornare a vederne tutti gli anfratti.” “Però il prossimo anno mia moglie Demetra non la porterò. Ho visto che si è annoiata per tutto il tempo” “Hai ragione. L’ho notato anche io” gli risposi.

Per cui l’anno successivo facemmo la seconda luna di miele, ma questa volta a Roma.

VIT

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