ZUBY E  ZOE  A BEAUMONT SUR MER

Beaumont sur Mer- Karl Marx aveva solo 27 anni quando gli fu ritirato il passaporto prussiano, con l’accusa di mancata lealtà politica. Marx accettò l’annuncio del suo statuto di apolide con una dichiarazione che rigetta ogni forma di vittimismo: “Il governo”, scrisse, “mi ha restituito la libertà”.

Nella storia millenaria dell’uomo ci sono stati un susseguirsi di cambiamenti che hanno portato ad evoluzioni tecnologiche, rivoluzionando di epoca in epoca la società. La maggior parte di queste hanno portato all’umanità una progressione, mentre altre hanno avuto delle ripercussioni negative. Poiché al giorno d’oggi siamo tutt’ora immersi in questa rivoluzione digitale, ci rimane complicato valutare i pro e i contro e solo col tempo riusciremo, forse, ad esprimere un giudizio più valido e più chiaro per quanto riguarda le ripercussioni sulla società odierna.

Ormai abbiamo facilmente accesso a molte informazioni, ricette, video, musica, giochi ed altre funzioni, solamente con un clic grazie a Google ed a siti come Wikipedia e You-Tube.

“Da Copernico in poi, non più l’universo, ma solo la terra è la dimora della vita. Nulla nell’immensità di tutto ciò che resta ci garantisce che una tale dimora debba esserci in generale. Perciò dobbiamo considerare noi e ogni vita intorno a noi come un raro caso fortunato nel cosmo, che ha consentito ad una possibilità celata nel grembo della materia e rimasta tale in ogni sua regola di realizzarsi in modo del tutto eccezionale.” Hans Jonas.

Questo sviluppo ha anche degli aspetti inquietanti che, se non si riesce a modificarli, potrebbero causare dei notevoli danni a gran parte dell’umanità. L’aspetto negativo più preoccupante è rappresentato dal fatto che i governi occidentali e non solo, stanno acquisendo sempre più poteri per ampliare il loro controllo sulle popolazioni attraverso sistemi pervasivi di sorveglianza e l’abilità di controllo sulle infrastrutture digitali.  

Nell’era digitale sembra essere rimasta fuori l’autodeterminazione dell’uomo, rispetto ad alcuni mali classici della vita delle società, come l’autoritarismo e l’estremismo, o, più semplicemente, la stupidità, la menzogna e la manipolazione di massa.

“Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la sopravvivenza di un’autentica vita umana sulla terra.” Ai signori del mondo, queste parole del filosofo tedesco Hans Jonas, sembrano essere indirizzate solo ai loro discendenti! Agli “altri”, alla maggioranza del mondo, quando i detentori della conoscenza non consentiranno nessuna soluzione diversa, dovranno cercarsela nell’agire.

Nel recente universo digitale, proliferano delle pratiche che si intrecciano o sono molto vicine (almeno attraverso un legame di analogia) con ciò che promette, nella sfera sempre determinante del lavoro, un neocapitalismo fluido, insidioso e invasivo, ostile alle separazioni tracciate e alle delimitazioni protettrici. 

Da quando Marx ha definito la «proprietà privata», e poi le «forze produttive», come delle condensazioni illegittimamente rese autonome, e automatizzate, dei risultati dell’attività umana creativa e intersoggettiva, il modello dell’«alienazione», a lato di altri modelli, ha brillantemente accompagnato la coscienza critica della modernità. 

Cosa verrà richiesto agli uomini di lotta, che tipo di accadimenti dovranno essere messi in atto affinché abbiano luogo le azioni tese a sconvolgere la realtà che vedrà soccombere gran parte dell’umanità? In maniera più semplice: quali sono le espressioni nell’esistenza degli esseri umani, nelle quali si riflettono con forza e con immediatezza l’intera loro essenza e, in riferimento a quest’ultima, gli avvenimenti più tipici?

Il carattere conflittuale è ciò che più di ogni altra cosa ha da sempre sottolineato la vita di un essere umano nel suo quasi isolamento e nei contenuti.  Da tutto ciò dovrebbe emergere il suo agire nel riuscire a fare propria la sua essenza come protagonista e in possesso del suo destino.

L’obbiettivo sarà senza dubbio la lotta che investe la vita intera dell’essere umano alla conquista della sua libertà e della sua indipendenza che dovrebbero consentirgli la creazione di un nuovo mondo congeniale alle sue aspettative.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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