L’UOMO CHE DETESTAVA LA MEDIOCRITA’: ANDREA PURGATORI

Dall’Enrico IV di W. Shakespeare:

“Signori, a me l’orecchio!

E chi di voi vorrà sbarrar l’udito

a ciò che reca il vento della Chiacchiera?”

Le parole, nel tempo e nella comune opinione, assumono significati disparati; a volte addirittura opposti. “Far molte esperienze è uno dei segni più precoci e più sottili ai quali si riconosce l’uomo mediocre.” Robert Musil
Il poeta Orazio, esaltava nelle sue Odi (II, 10, 5) la famosa aurea mediocritas, la quale però era ben altro, ossia la ricerca di un ideale giusto mezzo tra gli estremi e gli eccessi.

“Chiunque prediliga la preziosa via di mezzo, al sicuro, resta lontano dallo squallore di una casa fatiscente; moderato, e sta lontano da un palazzo che crea invidia .Molto spesso il pino troppo alto è agitato dai venti, e le torri più elevate sono quelle che crollano al suolo in modo più rovinoso, ed i fulmini colpiscono le cime dei monti .”

 Di derivazione latina, mediocrità indica la condizione media, lo stato di chi è o si tiene ugualmente distante dai due limiti estremi. Orazio, sostenitore di un’etica di vita di giusta moderazione ed equilibrio, lontana da passioni o ambizioni eccessive, ricercava una imperturbabilità d’animo che induca serenità e ragionevolezza nelle varie occasioni della vita comune.

Il significato odierno è ben altro, molto aderente a inettitudine, piattezza, pigrizia, anonimato. Oggi il sostantivo mediocrità è l’equivalente di una offesa. La mediocrità attuale sta intossicando i nostri pensieri, come sembra affermare il filosofo canadese Alain Deneault, docente di Scienze politiche all’Università di Montreal.  “Non aspiriamo più alle cose grandi alle cose di “lassù. Rischiamo di morire senza aver mai vissuto. Una «rivoluzione anestetizzante» si è compiuta silenziosamente sotto i nostri occhi ma noi non ce ne siamo quasi accorti: la “mediocrazia” ci ha travolti.”

Il mediocre, insomma, spiega il filosofo canadese, deve «giocare il gioco». Giocare il gioco. Giocare il gioco vuol dire accettare i comportamenti informali, piccoli compromessi che servono a raggiungere obiettivi di breve termine, significa sottomettersi a regole sottaciute, spesso chiudendo gli occhi.

Se in questo periodo storico c’è una classe sociale contenta è quella dei mediocri. Al giorno d’oggi sembra di respirare un’atmosfera generale di una mediocrità diffusa. Inettitudine, carenza di aspirazioni, non riuscire ad avere per sé stesso, per la propria comunità, per il proprio paese una visione, una prospettiva a lungo termine. L’incapacità di accettare la continua ridiscussione di sé stessi, cui la vita obbliga continuamente, e che il mediocre tenta di ignorare.

“I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione dei mediocri, i quali non sanno capire l’uomo che non accetta i pregiudizi ereditati, ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza.“ —  Albert Einstein
Questo nostro mondo globalizzato adora i mediocri.

“My name may stand for everyone,
    At least for nine in ten,
For all in all the world is run
    By mediocre men.” Robert W Service

Il mio nome rappresenta quasi tutti,

Almeno nove su dieci,

Tutto sommato il mondo è governato

da uomini mediocri.


Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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