Impianti di risalita
Duecento milioni di euro sono riservati per l’ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento artificiale: è quanto ha fatto sapere nelle scorse ore il Ministero del Turismo che dà seguito a quanto promesso nel Decreto interministeriale 7297/23 dell’11 aprile 2023 che intende destinare questa somma di denaro agli esercenti del turismo invernale.
Quali sono gli obiettivi
Con la pubblicazione dell’avviso pubblico viene sostenuto “un asset portante del turismo italiano, favorendo l’attrattività turistica delle nostre montagne”, ha commentato la ministra del turismo Daniela Santanchè. In questo modo saranno promosse tutte le attività turistiche nelle nostre montagne, saranno favoriti i flussi di persone grazie a un completo restiling e ammodernamento delle strutture e degli impianti ma, soprattutto, la garanzia di un innevamento anche laddove dovesse mancare quello naturale. Tra gli interventi che rientrano le finanziamento si conta anche l’approvvigionamento idrico e altre soluzioni innovative, la realizzazione di progettualità in ambito snow-farming (“fattorie” di neve), l’ottenimento delle eventuali autorizzazioni paesaggistiche funzionali alla realizzazione degli interventi finanziabili.
Come fare domanda
Questo Fondo sarà valido per quattro anni dal 2023 al 2026 e, come detto, sono destinati 200 milioni di euro di 30 milioni per tutto il 2023. Chi intende presentare domanda perché in possesso dei requisiti richiesti si potrà collegare con il sito Internet del Ministero al link https://istanze.ministeroturismo.gov.it (non ancora attivo) a partire dalle ore 12.00 del 21 luglio 2023 e fino alle ore 13:00 del 21 agosto 2023.
Chi sono i beneficiari
Nel dettaglio, le misure previste dal bando sono rivolte alle imprese e alle loro aggregazioni impegnate, anche se non in maniera esclusiva, nelle attività di impresa riferita ad alcuni particolari codici ATECO e imprese di innevamento artificiale:
- 49.39.01: Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano;
- 93.11.30: Gestione di impianti sportivi polivalenti;
- 93.11.90: Gestione di altri impianti sportivi n.c.a. In particolare, con riguardo ai codici ATECO 93.11.30 e 93.11.90, purché riferiti a imprese esercenti attività e gestione impianti di risalita
Per quanto riguarda gli anni dal 2024 al 2026, il decreto spiega che potranno essere pubblicati ulteriori Avvisi pubblici su eventuali risorse non assegnate e verranno definiti i criteri di valutazione sulla base dei quali verranno determinate le graduatorie delle domande ammesse a finanziamento.
L’erogazione del contributo prevede che il 30% sia l’importo complessivo ad esito dell’approvazione del progetto; il 50% dell’importo complessivo ad esito della produzione di uno stato di avanzamento dei lavori che dovrà certificare il completamento degli interventi e l’esito positivo del collaudo; la parte rimanente per l’approvazione della rendicontazione finale.
Fonte:Il Giornale