Ipse dixit… a pen di veltro

LA DESTRA MANCA DI GARBO E STILE

          Quasi 80 anni di opposizione si vedono e si … sentono! Gli uomini della Destra – molti dei quali provengono dal Movimento Sociale di Arturo Michelini e Giorgio Almirante, poi di AN, ed ora di Fratelli d’Italia – non sanno parlare: Gli mancano stile e garbo istituzionale.

Anche di recente gli esempi non mancano: Basti ricordare Giovanni Donzelli sul caso Cospito e lo stesso Ignazio Benito La Russa su via Rasella e sul 25 aprile, senza dimenticare in varie occasioni il linguaggio da…questurino del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, pur non essendo un iscritto di FdI, gli  si è adeguato facilmente.

Buon ultimo arriva – e meraviglia per il suo lungo curriculum politico – Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e le politiche del Mare. Parliamo di un uomo che è stato anche presidente della Regione Sicilia e che conosce bene i problemi di popolazioni disagiate per i tanti  disastri del territorio.

C’è però da dire che così non avviene per i segretari politici: Non Michelini, particolarmente efficace Almirante, forbito Fini. Fa eccezione Giorgia Meloni con il suo slang romano, strascicato e urlato che non nasconde la sua formazione da…Garbatella.

Ma torniamo a Musumeci e al suo linguaggio. Questo Signore si era già distinto nelle scorse settimane per non essere stato invitato dal Quirinale quando il Capo dello Stato ha visitato le terre alluvionate dell’Emilia e Romagna, beccandosi una reprimenda che forse non ha capito: la visita di Mattarella non era di piacere e il Colle in queste circostanze non invita, anche se gradisce chi chiede di essere presente. Peccato che il Ministro lo  sapesse e se lo fosse dimenticato!

Ma cosa ha detto questo Signore per entrare nella top ten dei gaffeurs? Un secco “questo governo non è un bancomat”, liquidando  con parole sprezzanti le lamentele e le richieste degli amministratori locali e delle popolazioni vittime di un alluvione  senza precedenti nella storia della Regione che da poco si era ripresa dal terremoto del 2012.

Nessuno mette in discussione la difficoltà di reperire i fondi necessari, anche se Giorgia Meloni aveva promesso indennizzi al 100 per cento, ma un maggior garbo istituzionale in Musumeci non avrebbe guastato.

PdA

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