Il Sud

Tutto il Sud vive da troppi anni in condizioni di persistente emergenza sociale. Dopo aver subìto con maggiore intensità gli effetti della Grande recessione, oltre due anni di corona virus e per ultimo l’invasione della Ucraina da parte della Russia, non può aver favorito una ripresa in linea con il resto del Paese ma ancor di più assai distante dalla media Ue e dell’Eurozona.

Il mancato investimento nel Sud ha determinato un indebolimento della macchina interna dello sviluppo, con conseguenze negative per tutto il Paese, che ha visto indietreggiare in Europa anche le regioni più sviluppate del Centro-Nord, non per il peso della “zavorra” meridionale ma per il mancato apporto dei reciproci effetti benefici dell’integrazione economica.

La sfida di Amantea e del Sud è la più difficile di tutta la nostra cosiddetta storia unitaria. Ma non è una causa persa. C’è una grande vitalità e capacità di innovazione, nelle forze sociali e imprenditoriali, nelle forme della cittadinanza attiva, in luoghi che rappresentano il cambiamento possibile, in realtà che sperimentano già quel modello di sviluppo sostenibile che i Meridionali sono impegnati a perseguire.

In questo contesto la politica locale dovrà impegnarsi a fondo nel creare e diffondere condizioni di benessere, accelerare e supportare i processi onesti. La premessa è dare risposte alle emergenze e ai bisogni, dove necessario riconquistare territori e cittadini alla legalità.

Servono progetti, una capacità e volontà dell’attuale Amministrazione pubblica di agire per compiti e conseguire risultati, che abbiano effetti immediati e offrano una prospettiva. I progetti di solito si basano su una visione di trasformazione di medio termine, che a sua volta può svilupparsi solo incidendo da subito con determinazione sulle condizioni di contesto attuali. Senza lasciare chi scrive:

Affogare nel buio dello sconforto

e non scorgere più le verità.

Vedere i raggi della luce del sole

brillare sulle profonde ferite.

Mi resta solo il suono delle lacrime

venire giù dagli occhi,

mentre ascolto il dolore

degli infranti sogni.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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