CRONACA DI UN TRAPASSO…

Solo quando saranno dimenticati si potrà dire di averli persi per sempre.

Il vaso, dove sta morendo la variopinta Daisy

l’ha rotto un suo suscettibile ventaglio

Un involontario soffio.

Un dolce tremolio

ha ragnetalizzato la porcellana.

Giorno dopo giorno.

Con progressiva e invisibile operosità.

Tutto intorno in maniera ingannevole

Lacrima dopo lacrima la fresca acqua,

l’aria e l’esistenza sono svanite.

La fessura si è creata all’insaputa.

Eccolo! Non lo toccare; si è rotto!

Gigino A Pellegrini

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