IL FERMACARTE

Vorrei essere un fermacarte

Uscito fuori dalla sua stirpe

Cesellato come un ossobuco;

con schiena dritta e catene invisibili.

Vorrei essere un fermacarte

Smarrito sul rosso scuro legno

delle Indie occidentali;

con schiena dritta verso l’inesorabile oblio.

Vorrei essere un fermacarte

dalla tua lingua, uno sfigurato cuore.

Con schiena dritta schiavo regale.

Vorrei essere un fermacarte;

solo nel mare di Ulisse ripieno di alghe.

Incatenato ad un tronco alla deriva;

con schiena dritta fra le sue ingannevoli insenature.

Gigino A Pellegrini

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