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Lungo il Tevere un tema di grande interesse e attualità. L’attivista antimafia e scrittrice Claudia Conte continua il suo ciclo di iniziative in tutto il territorio nazionale per promuovere la cultura della legalità con un nuovo evento romano intitolato “Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”. Questa volta è il turno del Circolo Canottieri Lazio che catalizza per l’occasione personalità della politica, della cultura e dello spettacolo per parlare di contrasto alla criminalità organizzata. A poche ore dalla giornata della memoria delle vittime di mafia.

A moderare l’iniziativa il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. Dopo i saluti introduttivi del presidente del circolo ospitante, l’avvocato Raffaele Condemi, e di Mauro D’Attis, della Commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei Deputati, intervengono Rita Dalla Chiesa e l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, quest’ultimo in video collegamento. «Mio fratello – dice la Dalla Chiesa – cerca la veritá da sempre, a tutti i costi. Lui parla nelle scuole, io al pubblico. Entrambi lottiamo contro ogni tipo di mafia. Ma si deve partire dagli insegnanti. Per vivere quotidianamente la legalità come faceva mio padre». Passano per un saluto il vice presidente vicario del Coni Silvia Salis, la stilista Victoria Colonna e gli attori Elisabetta Pellini, Alex Partexano e Pietro Romano con la psicoterapeuta Irene Bozzi. Ecco Guglielmo Giovanelli Marconi, Emilio della Fontanazza e Fulvio Rocco de Marinis con Jolanda Gurreri e Amedeo Goria. In sala c’è anche Alessandra Canale. Durante l’evento la Conte presenta inoltre il suo romanzo “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi”. «I giovani hanno bisogno di figure di riferimento come Don Giuseppe Diana – aggiunge l’autrice – ucciso dalla camorra, per poter scegliere da che parte stare. Dalla parte del bene o da quella del male». Nel corso dell’appuntamento viene inoltre ricordato che la Conte è anche promotrice dei 10 obiettivi dell’Agenda Onu 2023 attraverso progetti di utilità sociale in collaborazione con le principali realtà istituzionali del Paese. Lunghi applausi a fine incontro. Poi firmacopie fino a tardi. E il prossimo appuntamento è il 30 marzo, a Reggio Calabria, per affrontare questa volta il tema della ‘ndrangheta.

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