Punture di spillo 247

FRATELLI D’ITALIA: NON SARA’ FASCISTA MA…

          Prima la vicenda Donzelli-Del Mastro, con reiterate manganellate verbali in un’aula istituzionale contro il PD; poi la violenta aggressione fisica (e c’è chi parla di squadrismo fascista) di ragazzotti di un’organizzazione giovanile di destra, e tre adulti, contro alcuni studenti del liceo classico Michelangiolo a Firenze; quindi l’assordante silenzio di Giorgia Meloni che, via social o agitando la sua agenda, parla su tutto ma evita – questa volta – di condannare il pestaggio; ora il ministro dell’Istruzione e del…Merito Giuseppe Valditara che giudica la circolare indirizzata dalla Preside ai suoi studenti “del tutto impropria”, sostenendo che in Italia “non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria” .

          Agatha Christie diceva che un indizio è un indizio, due sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova”. Ebbene gli indizi sono almeno quattro. Per cui le parole del Ministro, unite al silenzio del Presidente del Consiglio, inquietano. E non poco. Perché?

          Dopo la schiacciante vittoria di Fratelli d’Italia alle politiche dello scorso settembre nessuno ha ipotizzato in ritorno in Italia del fascismo e dell’olio di ricino. Né in Italia né in Europa.

          Ma la perdurante tolleranza contro violente  aggressioni, come quella di Firenze, ad opera di giovani del Movimento  di destra Azione Studentesca,  aprono interrogativi: Perché dal Presidente del Consiglio da sabato non è giunta neppure una parola di condanna? E’ ancora influenzata, oppure impegnata su altri “teatri”, per occuparsi di quella che Lei – sbagliando –  ritiene una scazzottata tra giovani?

          Non è così: prima l’attacco verbale in un’aula parlamentare del “suo” Donzelli contro quattro deputati “avversari” ed ora l’aggressione a studenti di diverso colore politico fanno immaginare che in Italia in questi mesi qualcosa sia cambiato e ci sia chi, a torto o a ragione, si senta autorizzato  dopo oltre settanta anni vissuti in silenzio – qualcuno, sbagliando, direbbe “nelle fogne” – a farsi sentire: menando fendenti verbali o calci e pugni che, anche di recente, hanno causato la morte dei malcapitati.         

          Il silenzio della Premier e le parole di un Ministro del suo Governo lo fanno pensare.

          Ma vediamo cosa dice in sintesi la circolare della Preside che il Ministro non condivide. “Il fascismo in Italia – si legge – non è nato con le grandi adunate di migliaia di persone” ma “ai bordi di un marciapiede, con la vittima di un pestaggio per motivi politici”. Ed ancora: ”Nei periodi di incertezza, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno – ricorda la Preside – di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza” e “chi decanta il valore delle frontiere…continuando ad alzare muri,  va lasciato solo”.

          E’ forse quest’ultimo riferimento ai confini che non è piaciuto a Giorgia Meloni e che ha spinto il Ministro a dire che “non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo” annunciando futuri provvedimenti “se l’atteggiamento dovesse persistere”?

          Ma lo sa, il Ministro, che proprio questo è uno dei compiti di un insegnante? Altrimenti, mala tempora currunt !

PdA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *