CALDEROLI: UN PO’.. IGNORANTE MA … NON STUPIDO
“Fare differenze sulla base del colore della pelle non è ammissibile”. Udite! Udite! A sostenerlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Roberto Calderoli invitando La pallavolista Paola Egonu a non generalizzare nelle sue accuse all’Italia di razzismo. “Può essere – spiega – che l’atleta si sia imbattuta in qualche stupido”.
Sì, sì. Dice proprio così e dimentica di essere stato condannato, con l’aggravante razziale, dal tribunale di Bergamo in primo grado ad un anno e sei mesi per aver dato dell’Orango all’ex ministro del governo Letta, Cecile Kyenge, originaria del Congo.
Allora Calderoli è uno stupido? Affatto! Si dice infatti che riconoscerlo è già una qualche forma di intelligenza. Forse – direbbe un professore della scuola media – “zoppica” in geografia dal momento che l’Orango non vive in Africa ma in Asia.
Ma la “chiacchierata” con il Corsera serve al “padre” dell’autonomia differenziata per spazzare via, con i fatti, alcuni luoghi comuni: la Lega non è né razzista né antimeridionalista. E ricorda la presenza al Senato nella scorsa legislatura di Toni Iwobi, di origine nigeriana, e che il suo progetto autonomista consentirà all’Italia di crescere “pur nelle sue diversità”. Se lo dice lui….!
Un maligno direbbe: chi è povero sempre più povero e chi è ricco sempre più ricco.
PdA