A livello nazionale, Venezia con 3 miliardi e 80 milioni, è il terzo comune turistico italiano, dietro a Roma (7 miliardi 600 milioni) e Milano (3 miliardi e mezzo). Ma il campione veneto del turismo sono in realtà le spiagge dell’Alto Adriatico. Bibione, frazione di San Michele al Tagliamento, Cavallino Treporti, Jesolo e Caorle, messe assieme valgono 4 miliardi e 400 milioni di valore aggiunto. Più di tutta la costa romagnola: Rimini, Riccione, Cervia e Cesenatico si fermano infatti a 4 miliardi e 100 milioni. Per non parlare delle località del Sud, dalla Campania alla Sicilia, dove la creazione di valore aggiunto è frenata dalla presenza massiccia di seconde case, che richiedono molti meno servizi, rispetto ad alberghi e campeggi.
Tra le città d’arte in cima alla graduatoria nazionale figura poi Verona, con 710 milioni. Mentre sul Lago di Garda, la sola Lazise vanta un Pil turistico di 700 milioni di euro.
Sempre secondo le stime dei consulenti di Sociometrica, la ripresa del turismo nel 2022 non ha ancora riportato l’Italia ai livelli pre-pandemia: quest’anno il Pil turistico italiano sarà di 89 miliardi di euro, contro i 99 del 2019.
Fonte:Rai news (Davide Pyriochos)