Turismo,il G7 a Firenze…La parola alla ministra.

–“Per il G7 stiamo lavorando con gli altri Paesi per preparare un documento comune. Al centro l’impatto dell’Ia, bisogna ribadire che mettiamo al centro l’uomo, e il turismo che oltre ad essere una opportunità di sviluppo socio-economico è anche costruttore di pace, importante ricordarlo in questo periodo”. A tre settimane dall’appuntamento internazionale in città la ministra del Turismo, Daniela Santanché, traccia la direzione sul turismo.
Avete pensato di ascoltare anche i punti di vista dei residenti oltre che degli operatori del settore?
“Nei giorni prima ci sarà il forum con le associazioni di categoria che rappresentano proprio i cittadini e poi ci sarà anche l’associazione degli inquilini. Anzi credo che la nostra cifra sia proprio il dialogo e il confronto, il mio obiettivo principale è l’ascolto”.
La principale accusa rivolta al ministero è di negare il problema dell’overtourism lanciando richiami ad aumentare sempre più le presenze. Che senso ha continuare a fare promozione quantitativa e non qualitativa?
“Il tema della quantità non nasce oggi purtroppo, ce lo ritroviamo perché sono state fatte politiche in passato in cui non c’era una gestione dei flussi ma anzi si subiva il turismo. Noi ci muoviamo verso la qualità: abbiamo aumentato la qualità dei servizi e delle strutture ricettive, abbiamo messo soldi nella formazione, professionalizzazione e anche per riqualificazione delle strutture. E poi l’altro aspetto fondamentale è destagionalizzare il turismo”.
Ecco, qual è la sua ricetta?
“Per destagionalizzare il turismo servono eventi sportivi, sagre, feste locali, fiere, congressi, appuntamenti di ogni tipo, il tutto accompagnato da una visione. Serve tutto quello che cade in periodi non canonici, penso al grande impatto che hanno avuto la Ryder cup a Roma o le Atp Finals a Torino per esempio”.
A Firenze l’impatto degli affitti turistici brevi è molto forte ed è stato introdotto anche uno stop agli Airbnb in centro storico. Quale strada per frenare il fenomeno che è una opportunità ma anche un problema?
“Sono andata in una direzione diversa tenendo insieme due pilastri: la proprietà privata che è sacra e la necessità di far emergere il sommerso, non facendo concorrenza sleale agli albergatori. Servono regole uguali in tutto il territorio, non si aiuta il turista con le differenziazioni, altrimenti diventa una giungla. Siamo passati al Cin e chi non ce l’avrà non potrà salire a bordo delle piattaforme”.

Fonte Corriere fiorentino

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