Depressione(sempre più)emergenza mondiale

IN ITALIA LA PATOLOGIA COINVOLGE OLTRE TRE MILIONI DI PERSONE

La depressione colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con effetti devastanti sulla qualità della vita e la produttività.
In Italia oltre 3,5 milioni di persone soffrono di disturbi depressivi. Negli ultimi anni si è registrato un incremento significativo delle diagnosi, con un aumento del 30 percento.
 L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme globale, definendo la depressione come la principale causa di disabilità nel mondo. Si prevede che, entro il 2030, diventerà la malattia mentale più diffusa. 
 Ma quanto sono consapevoli gli italiani dei disturbi mentali? Per rispondere a questa domanda, l’istituto triestino di ricerca SWG, con il supporto di Johnson & Johnson Innovative Medicine, ha realizzato un’indagine che traccia un quadro contraddittorio della percezione e della conoscenza della depressione nel nostro Paese. Lo studio è stato presentato in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale.
 Sebbene più della metà degli intervistati la riconosca come una vera malattia, tre italiani su quattro la associano ancora ad uno stato temporaneo, ritenendo che “capiti a tutti di sentirsi depressi di tanto in tanto”. Questo fraintendimento spesso porta a sottovalutare la gravità del disturbo. Due italiani su tre pensano infatti che sia sufficiente distrarsi e fare qualcosa di divertente e coinvolgente, mentre il 67 percento degli italiani crede che cambiare lo stile di vita, eliminando i possibili fattori scatenanti, sia una soluzione per affrontare la depressione.
 La conoscenza dichiarata dei sintomi della depressione risulta molto elevata: la perdita di interesse nelle attività quotidiane (86%), le difficoltà nelle relazioni sociali (88%), la bassa autostima (78%), i problemi legati al sonno (81%), le variazioni nell’appetito (77%), la stanchezza cronica (73%) e le difficoltà di concentrazione (69%). Dall’altro lato, però, il 63% delle persone, sospettando l’insorgenza dei primi sintomi, preferirebbe attendere un po’ di tempo per capire se si tratta di una fase passeggera.
 Di fronte al dubbio che qualcuno soffra di depressione, solo una persona su due crede che ci si dovrebbe rivolgere ad uno psicologo o al proprio medico di base, ma ancora il 35% degli italiani crede che sia sufficiente rivolgersi ad amici o familiari.
Su una cosa c’è unanimità: la depressione fa paura.
 Il 79% degli intervistati dichiara infatti di essere fortemente spaventato dalla depressione, e il 19% la percepisce come una condizione senza via d’uscita. Quasi il 90% riconosce inoltre l’impatto significativo che la malattia ha sulle relazioni personali, causando conseguenze gravi nei rapporti di coppia, nelle amicizie, nelle dinamiche lavorative e persino nell’educazione scolastica.
“Dallo studio SWG- ci dice Alessandra Baldini, Medical Affairs Director Johnson & Johnson Italy- emerge ancora di più la necessità di intensificare l’educazione e la sensibilizzazione per affrontare correttamente questa patologia e ridurre lo stigma che la circonda. L’88% degli intervistati ritiene infatti che il termine “depressione” venga spesso utilizzato in modo inadeguato, sminuendo la serietà della malattia. Per noi di J&J Innovative Medicine, garantire un accesso equo e tempestivo ai trattamenti innovativi per i pazienti affetti da depressione maggiore è una priorità assoluta. Lavoriamo in continua collaborazione con istituzioni e associazioni di pazienti per promuovere un’informazione adeguata e assicurare cure accessibili e di alta qualità per tutti”.
 

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