Il pesce per vegani arriva sugli scaffali italiani


Da oggi ,lunedì 20 maggio i primi gamberetti plant based italiani nei supermercati,
insieme ai bastoncini vegan firmati Biolab.
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Il mare è preso d’assalto da una pesca sempre più intensiva che lo sta privando delle sue risorse a un ritmo troppo veloce per permetterne la rigenerazione, e il consumo di pesce nel mondo aumenta in modo inarrestabile. Dati Fao parlano di un consumo pro-capite più che raddoppiato: siamo passati dai 9 chili all’anno nel 1961 ai 20 di oggi, con un tasso di crescita medio dell’1,5 per cento all’anno.

Tra i più assidui consumatori ci sono proprio gli italiani che, secondo un recente studio condotto da Api (Associazione Piscicoltori Italiani), nel 2022 hanno portato in tavola ben 29 chili di prodotti ittici pro capite, a fronte di una media europea di circa 25 (secondo dati Ismea ed Eumofa). Per rendere l’idea della quantità, basti pensare che, se l’Italia dipendesse solo dal pesce proveniente dalle proprie acque, non ne troverebbe più già a fine marzo, mentre un cittadino europeo dovrebbe farne a meno ‘solo’ dai primi di luglio.

È evidente che questi livelli di consumo non sono sostenibili dal punto di vista ambientale. Fondamentali sono invece la consapevolezza dell’impatto che hanno le scelte alimentari e anche l’offerta che arriva dal mercato. Da oggi chi si impegna a consumare meno pesce potrà contare su gamberetti plant based, un prodotto a base vegetale, primo nel suo genere in Italia, che richiama il gusto e la forma del crostaceo ma che ha il vantaggio di avere un impatto ambientale nettamente più basso. A lanciarlo è Biolab, veterana del plant based che porterà sugli scaffali di Esselunga anche i bastoncini che richiamano il merluzzo, piatto tanto amato dai più piccoli, ma anche una delle specie più sfruttate nei nostri mari.

“La partenza di questa nuova produzione è il nostro modo di dare un piccolo contributo alla salvaguardia dei mari sempre più in sofferenza, oltre che a fornire un’alternativa a chi ha fatto scelte vegetariane e vegane”, dice Massimo Santinelli, fondatore e titolare dell’azienda con sede a Gorizia che dai primi anni 90 produce alimenti per vegani. “Diminuire il consumo di pesce è necessario, ma se il consumatore deve fare la sua parte, anche il mercato deve essere in grado di fornire alternative. Negli ultimi anni notiamo una maggiore sensibilità da parte delle persone verso l’impatto delle proprie scelte alimentari sull’ambiente. Per questo abbiamo deciso di fare anche noi la nostra parte, proponendo alternative attraenti che richiamano il pesce ma che non hanno alcun impatto sul mare”.

L’azienda ha inoltre pronti altri due prodotti che richiamano il pesce: Vegan Fishy Burger e Vegan Thuna che saranno presto sugli scaffali dei supermercati italiani, anch’essi con il nome Alterna Sea.
I gamberetti sono prodotti a partire dalle alghe, mentre gli altri prodotti sono prevalentemente a base di mais, tofu, e proteina del pisello.

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